Sentitevi liberi di chiamare Scottie Pippen come un “sei volte vincitore del titolo NBA”, “un pluriAll-star”, “uno dei più forti difensori NBA ogni epoca” e “uno dei 50 giocatori di basket più forti di sempre”. Insomma, chiamatelo nella maniera che ritenete più consona allo spessore dell’ex-ala piccola dei Chicago Bulls.
Basta che non vi azzardiate a definire Pippen come un giocatore “clutch” – gergo americano per indicare quei giocatori decisivi nei momenti topici di una partita -, perché lui sarà in totale disaccordo con voi:
Non ho problemi nel dire in pubblico che i miei geni non sono ‘clutch’. In carriera ho giocato con un tale che raccoglie tutta questa tipologia di gene: Michael Jordan è il giocatore più decisivo che abbia mai visto in vita mia.
Pippen, intervenuto al programma televisivo The Jump di ESPN, ha anche parlato del rapporto che lo legava a Jordan:
Quello tra me e Michael è stato un rapporto particolare in campo. Era un rapporto basato sul fatto che io conoscevo bene sia dove dare la palla alla fine della partita, sia a chi dovevo recapitarla nei minuti finali della gara. Jordan era nato per essere decisivo, nessuno poteva o era in grado di vestire i panni del supereroe. Tutto quello che potevo fare per metterlo nelle condizioni ideali per vincere le partite, l’ho fatto. Lui si che è stato un signor ‘clutch player’!