Non tutti i superduetti NBA, dietro al dominio in campo, si sono basati su un rapporto saldo “dietro le quinte”. Basti pensare a Kobe Bryant e Shaquille O’Neal, padroni della Lega dal 2000 al 2002, ma in conflitto nella vita privata. Il duo più dominante della NBA odierna – Steph Curry e Kevin Durant permettendo – è quello composto da LeBron James e Kyrie Irving, superstar che lo scorso anno hanno portato i Cleveland Cavs al primo titolo NBA. Irving, membro più giovane del superduo dei Cavs, ha chiesto consigli proprio a Kobe su come gestire la pressione e il rapporto col Prescelto.
EQUILIBRIO
Al play dei Cavs interessava, in particolare, l’esperienza negativa di Kobe con Shaq. Irving, che con LeBron ha invece un buon rapporto, voleva un monito da tenere sempre presente. Kyrie ha parlato della cosa in questi termini con ESPN:
Shaq era dominante dentro e fuori dal campo. I riconoscimenti se li è presi quasi tutti lui. Kobe, per non essere da meno, non smetteva mai di allenarsi, di migliorare il suo gioco. Sentiva di dover sempre provare qualcosa a qualcuno, perché non era considerato quanto Shaq da media e tifosi.
E ha aggiunto, venendo alla situazione in casa Cavs:
Io non voglio avere rimpianti. Non voglio che il mio egoismo intacchi le possibilità della squadra di vincere dei titoli. Come i Lakers, abbiamo un roster incredibile; gioco con tanti atleti fantastici. Non possiamo dare tutto per scontato. Dobbiamo rimanere umili e uniti.
Il riferimento all’addio di Shaq ai Lakers nel 2004, destinazione Miami Heat, è palese. O’Neal e Bryant, incapaci di proseguire oltre il proprio rapporto cestistico, hanno preferito separarsi. Ma, nel voler essere ognuno superstar indiscussa di una franchigia, si sono forse persi la possibilità di vincere molti altri titoli giocando insieme e mettendo da parte l’orgoglio.
Irving e LeBron sono nella stessa squadra da soli tre anni e sono già arrivati un titolo e due finali (quella che inizia stanotte contro i Warriors può portare a un altro anello). La strada per non ripetere gli errori di Shaq e Kobe è quella buona; vedremo se davvero i due Cavs riusciranno a pensare solo al bene della squadra.
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