I Cleveland Cavaliers sono pronti a tornare sul palcoscenico della Oracle Arena questa sera per il secondo atto delle NBA Finals 2017, coi Golden State Warriors in vantaggio per 1-0 nella serie. Una gara 1 stravinta dai padroni di casa soprattutto nel secondo tempo, giocando a un ritmo folle cui gli ospiti non hanno saputo tener testa. Sul banco degli imputati – manco a dirlo – il signor LeBron James nonostante le cifre della sua partita, tutt’altro che da buttare visti i 28 punti, 15 rimbalzi e 8 assist messi a referto.
La vera chiave della prima contesa è stata l’apporto quasi nullo del supporting cast dei Cavs: 67 dei 91 punti totali sono stati segnati dai Big Three, senza nessun altro a saper fornire un contributo offensivo all’altezza. Eppure non sono mancati i giudizi negativi nei confronti di LeBron, che tuttavia è abituato a gestire questo tipo di situazione.
Ecco le sue parole a riguardo rilasciate a margine dello shootaround di Cleveland.
A dir la verità non sento il rumore delle critiche: non me ne può fregar di meno, davvero non m’importa nulla. L’unica cosa che mi interessa e su cui sono molto concentrato è giocare a basket e competere per il titolo. Questa narrativa e certi articoli che gettano solo fango o cose del genere non m’importano. Non mi fanno né caldo né freddo, non mi faccio coinvolgere. Ho smesso di ascoltare questo tipo di critiche da molto tempo ormai, quindi non mi toccano affatto.
Dichiarazioni da stella qual è da parte di LeBron, che a 32 anni non ha più niente da dimostrare a nessuno. Sarebbe facile snocciolare il suo palmares e i riconoscimenti personali, ma i numeri imbarazzerebbero soltanto la sua grandezza cestistica che va oltre il semplice vincere o perdere. In ogni caso il nativo di Akron, Ohio, vuole invertire subito la tendenza contro Kevin Durant & co in una gara 2 che si preannuncia infuocata.