Anche gara-2 è stata archiviata con una vittoria, senza alcun tipo di tentennamento, da parte dei Golden State Warriors, una corazzata in grado di chiudere sul 132-113 e portarsi sul 2-0 nella serie.
Proprio in occasione del secondo atto delle Finals è tornato a sedere sulla panchina di comando dei Warriors il suo condottiero, quel coach Steve Kerr che ha dovuto “saltare” gran parte dei playoff a causa di un problema alla schiena. Il “coach of the year” in carica, a fine partita, ha parlato della importante vittoria conquistata sul parquet di casa, senza nascondere una qual certa ansia dovuta all’esperienza delle scorse finali NBA (2016, ndr) in cui i suoi ragazzi furono rimontati nella serie dagli stessi Cavs, capaci di ribaltare un 3-1 difficilissimo da cambiare.
“E’ stata una bella partita, ma niente di tutto ciò che è stato fatto deve importare fino a che non completeremo il nostro lavoro con questa serie. Lo scorso anno eravamo avanti 2-0 e poi perdemmo. Stiamo giocando contro una squadra molto competitiva e dominante, non scordiamoci che loro fino ad ora hanno perso 2-3 partite da quando sono iniziati i playoff. Ora è arrivato il momento di ritrovare la concentrazione, è da qui che le serie possono cambiare, quindi pensiamo alla prossima partita.”
Ha ragione coach Kerr, lo scorso anno i Warriors conquistarono lo stesso 2-0 casalingo che poi si trasformò in un ottimo vantaggio di 3-1 dopo le due trasferte di Cleveland. E da lì iniziò il tracollo. Lo stesso che con Kevin Durant in campo, il vero innesto della franchigia di San Francisco, è difficile vedere ancora una volta. KD sta letteralmente dominando queste finals, anche difensivamente, proprio come dichiarato ancora da coach Kerr:
“Penso che la difesa di Kevin sia stata irreale, e probabilmente è stata questa la chiava della partita. Sottolineo anche le capacità di difesa perimetrale di Klay e Iguodala che hanno fatto il loro meglio con Kyrie e LeBron, ma KD è stato fantastico. La prossima sfida? A Cleveland dovremo essere più intelligenti e furbi. Dobbiamo giocare con la stessa intensità che abbiamo messo sul campo fino ad ora, non c’è altro modo per vincere.”