NBA Finals

L’armata Warriors travolge i Cavaliers e si porta 2-0

RECAP

E’ il secondo atto delle NBA Finals fra Golden State Warriors e Cleveland Cavaliers. Siamo ad Oakland, California e la notizia della serata è che Steve Kerr dopo i gravi problemi di salute è di nuovo in panchina per i padroni di casa. E sarà così fino alla fine della serie. Carlos Santana scandisce le note dell’inno americano facendo cantare le corde della sua chitarra elettrica ed è subito palla a due. Gli occhi sono puntati tutti su LeBron James ed i suoi Cavs e sulla loro capacità di reazione alla sconfitta netta di gara 1.

Primo possesso Warriors ma errore di Durant. James sul ribaltamento dimostra che l’approccio è aggressivo e va al canestro per i primi due punti del match. Dopo la tripla di Green per i Warriors è Lebron a chiarire che il ritmo sarà alto e attacca subito nei primi secondi del possesso portando a casa un canestro ed un fallo in due transizioni. Klay Thompson scalda le mani con il jumper dalla media e subito dopo con la penetrazione che si finalizza in canestro e fallo realizzato, 11 pari.

La tensione è palpabile ed ogni palla scotta come mai prima d’ora ed i vari errori visti in campo lo confermano. A 7:47 dal termine i Warriors hanno 3 palle perse e rincorrono di uno: 14-13. Curry mette la prima tripla di serata in uscita dal timeout precedentemente chiamato dai Warriors. Draymond Green su scarico di KD cerca di allungare con la tripla per il 19-14. Curry riceve da Durant in contropiede in due contro uno e dal pitturato il #30 mette un canestro meraviglioso rilasciando la “lacrima” in sospensione.

Durant stoppa Irving in step back dalla media e riparte palla in mano, esito scontato tripla e bolgia alla Oracle Arena, è 19-26. I Cavs continuano ad attaccare nei primi secondi ma la difesa di Golden State reagisce velocemente e costringe gli avversari a cattive scelte offensive. Il messaggio arriva da LeBron che intercetta una rimessa nella metà campo difensiva Cavs e vola verso il canestro inchiodando la schiacciata del 21-28.

Subito dopo da portatore di palla in penetrazione James porta a casa canestro e fallo, McGee gli rifila una mazzata ma insufficiente a fermare la potenza fisica del nativo di Akron. Gli ultimi minuti vedono le “seconde scelte” di Cleveland con il solo James in campo ricucire il margine che rischiava di essere pesantissimo. Entrambe le squadre corrono tantissimo e fanno girare la palla come poche al mondo. Durant chiude la prima frazione con il tiro in sospensione da lontano che anticipa la sirena dei 24 ( con 5.7 secondi sul cronometro generale) e porta Golden State in testa per 34-40 con 8 palle perse.

 

Seconda frazione di gioco che vede Irving propositivo in attacco ma poco incisivo, fino ad ora 1-5 dal campo. Klay Thompson continua a lavorare in modo magistrale in fase difensiva. Arriva però anche la fase offensiva in questa partita, il terzo canestro su quattro tentativi arriva dalla lunga distanza dopo le stoppate di Igoudala su Frye e di West su Shumpert. 35-47 per Golden State. 3-7 da tre per i Cavs, 7-14 per i Warriors con 9 minuti sul cronometro. Se Irving continua a faticare in attacco Korver mostra aggressività in difesa ed in attacco realizzando prima la tripla e poi l’assist per il tiro dalla media da fermo di Love che sigla il 43-50. Love mantiene alto il livello offensivo dei Cavs, tiri dalla media e conclusione al ferro sull’ottavo assist di James della partita. A metà secondo quarto siamo sul 48-53 ed in campo si tiene una battaglia a livelli altissimi. Durant come in gara 1 è un fattore: 13 punti 2-2 da tre 4 rimbalzi, 4 assists, 3 rubate, 3 stoppate. LeBron James aggredisce l’area ripetutamente ferendo la difesa Warriors mantenendo a contatto i campioni 56-59 grazie al quindicesimo e sedicesimo punto appoggiati a canestro a 3 minuti abbondanti all’intervallo.

Sono 13 le palle perse dai Warriors, ma nonostante ciò conducono. I Cavaliers tutto sommato stanno raccogliendo poco da dietro l’arco con 3-12 e il 25% fin qui, frutto anche della strategia di entrare nell’attacco molto presto nell’azione. Il finale del primo tempo è scintillante come il resto dell partita. Durant prende un isolamento giocando con il cronometro, si alza per il tiro da tre ma va corto sul primo ferro, raccoglie il rimbalzo e con una mano alza la breve parabola per il 62-67 Warriors. Con soli 7 secondi James porta palla e dallo spigolo destro dell’arco lascia andare un pallone verso l’altro lato dell’arco che incontra perfettamente la corsa di Irving che in penetrazione lascia andare il “teardrop” morbido che batte la sirena. Decimo assist di LeBron James ed ennesimo record raggiunto, secondo ogni epoca per numero di assist nelle NBA Finals.

Il primo tempo si conclude quindi sul 64-67 per Golden State.

 

Terza frazione che si preannuncia cruciale ai fini della partita. Durant lo sa, fade away in faccia a James e gioco da 4 punti a segno per il 68-73. Curry alza il ritmo con un parziale di 7 punti ed un assist per la tripla di Green. I punti 6 e 7 messi a segno da Curry sono frutto di una azione solitaria contro la difesa di James. Il numero #30 da Davidson HighSchool ubriaca con una serie di movimenti dal palleggio il 23 dei Cavs e fa esplodere l’arena e l’allarme in panchina Cavaliers, timeout coach Lue sul 73-83.

Draymond Green spende il suo quarto fallo e va a sedersi in panchina a 8 minuti dalla fine del terzo quarto. I Warriors attentano alla giugulare della partita con la tripla di Thompson per il +11 ma è ancora James che da leader assoluto prende il tiro da fermo da 3 punti di difficoltà enorme, poi la penetrazione poggiata al vetro e l’assist per Irving che vale il -4. La partita è viva, Cleveland ci prova ma l’onda Warriors si abbatte ancora sugli ospiti. Durant in contropiede conclude un gioco da tre, schiacciata più fallo, subito dopo Curry mette in mostra il passaggio no-look che pesca Livingston solo sotto canestro valido per il +11. James sembra non subire alcun condizionamento riuscendo a fare canestro anche completamente fuori ritmo dalla media distanza, ha abituato il suo pubblico a questo genere di giocate. Partita dal punteggio altissimo 84-98 a 3 minuti dalla fine del terzo periodo. James sigla già una tripla doppia con 27 punti 12 assists e 10 rimbalzi. Dopo 2 minuti di errori offensivi dovuti alla stanchezza, le due formazioni ricominciano a centrare il bersaglio con tiri dal campo. Curry tira da posizione impossibile, terza tripla su dieci tentate e Warriors a 102 punti. Alla fine della frazione di gioco il risultato è di 88-102. Cleveland con 5-23 da 3 punti e 19 assists totali. Warriors 14-34 da tre punti e 26 assists di squadra.

 

Ultimo quarto di gara 2 inizia ad un ritmo selvaggio. Irving con l’assist per LeBron in taglio centrale e poi con l’isolamento e penetrazione dopo una serie di “moves” che fanno impazzire Ian Clark tiene Cleveland sul 94-106 dopo circa 3 minuti dall’inizio del quarto. Durant prende una tripla forzata e va a segno da posizione centrale, sfida accettata da Irving che dal lato corto finta e insacca la tripla. A quel punto anche Thompson decide di giocare a questo gioco con 5 punti di fila per i suoi e 97-113. Durant però si sente il più bravo, stoppata in post basso su Love e recupero della palla, accelerazione dall’altro lato movimento “esitation” attaccando proprio Love verso il canestro e cadendo indietro assorbe il contatto difensivo ed elude l’aiuto di James. 97-115 a poco più di 7 minuti alla fine.

Lo tsunami Warriors impatta definitivamente sulla partita, tripla di Durant contestato, tripla di Curry “fuori ritmo” e caos sugli spalti.

I Cavs non reggono l’impatto e coach Lue alza bandiera bianca mettendo a riposo James con 4 minuti da giocare e +19 Warriors.

 

Golden State vince 113-132 e si porta sul 2-0. Nonostante le 20 palle perse i californiani affondano gli avversari con ogni arma del proprio arsenale: Curry 32 punti ( 14-14 tiri liberi), 11 assists, 10 rimbalzi (prima tripla-doppia per lui nelle Nba Finals) e 8 palle perse. Durant 33 punti con 13-22 dal campo di cui 4-8 da tre punti, 13 rimbalzi, 6 assists, 5 stoppate e 3 rubate. Thompson 22 punti con 4-7 da tre punti e +24 di plus/minus.

Cleveland cerca di rimanere attaccata alla partita aggredendo e mettendo fisicità fino all’ultimo, sbagliano un po’ troppo dalla distanza con un inusuale 27.6% da tre punti (8-29). Non bastano le prestazioni di spessore di James 29 punti, 14 assists, 11 rimbalzi e Love 27 punti con 12-23 dal campo.

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Guarda i commenti

  • Non capisco come si possa criticare un giocatore come Klay Thompson per una gara 1 sotto tono (a livello offensivo), è vero che l'arrivo di KD per forza di cose ha ridimensionato di qualcosa i punti suoi è di Curry, ma Klay è una delle pedine fondamentali per il gioco dei Warriors, nei momenti di difficoltà, la percentuale realizzativa sui 3 punti in catch-and-shoot è spaventosa, è più facile per lui mettere dentro un tiro così difficile che un normalissimo tiro aperto. Pazzesco.

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Pubblicato da
Claudio De Simone

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