Durante la sconfitta di gara-4 subita dai Golden State Warriors in casa dei Cleveland Cavaliers i tifosi della Quicken Loans Arena hanno preso di mira Draymond Green con cori e canti di sfottò per cercare di deconcentrarlo. Una strategia che a quanto rivelato dal giocatore stesso non ha funzionato:
“Non presto così tanta attenzione a nessuno qui a Cleveland onestamente parlando. Non sono così interessanti da meritarsela”.
Durante il match, ad ogni fallo effettuato da Draymond, i tifosi sugli spalti intonavano a tutta voce un “Draymond sucks!“, manifestando il proprio dissentire verso un giocatore che già nelle finals degli scorsi anni ha dimostrato di essere un problema, sia a livello tattico che comportamentale, nei confronti dei protagonisti di Cleveland.
Nel terzo periodo di gioco di gara-4, inoltre, è accaduto un fatto curioso. Green è stato espulso per il secondo fallo tecnico ricevuto durante il match, per poi essere richiamato in campo dagli arbitri stessi che hanno ritrattato il fallo tecnico di Draymond, assegnandolo a Steve Kerr, il quale aveva protestato con furore per una scelta arbitrale dubbia.
Ed infine è giusto sottolineare che persino i familiari ed amici del lungo dei Warriors sono stati presi di mira dai tifosi di casa: durante gara-3 infatti mamma Mary Babers Green ha litigato furiosamente con alcune persone nell’arena, fino ad arrivare ad un lieve accenno di rissa tra un amico di Draymond (che accompagnava la madre) ed i tifosi Cavs, tanto da dover far intervenire la sicurezza a sedare gli animi.
“Sì, è vero, ma stanno bene” ha dichiarato Green. “Succede ogni anno, i tifosi qua sono maleducati. Ma lei sta bene. In ogni caso i tifosi dei Cavs mi fanno sentire importante, mi dimostrano quanto sono importante ogni volta che vengo qui, perchè giocano in casa e pensano solo a me intonando cori col mio nome.”