Per la seconda volta negli ultimi tre anni, i Golden State Warriors sono campioni NBA. Tra gli artefici di questo storico risultato non si può dimenticare l’apporto di Klay Thompson, il quale, nonostante con l’arrivo di Kevin Durant si fosse visto diminuire la propria produzione offensiva, grazie alle sue doti difensive è risultato essere uno dei giocatori maggiormente determinanti di questa serie.
Per la fortuna degli Warriors inoltre, nel corso delle interviste post gara, ha giurato il suo amore per la città di Oakland, nonostante negli ultimi tempi diverse voci lo avessero dato in procinto di abbandonare la Baia, per cercare fortuna altrove.
Non mi sento affatto sacrificato. Preferisco far parte di qualcosa che potrebbe lasciare la sua eredità, piuttosto che che ottenere qualcosa per me o essere “The Guy”. Spero di poter dare il mio contributo agli Warriors per molto tempo.
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