Kevin Durant è l’uomo copertina dell’ultima annata: il clamoroso addio a OKC, lo sbarco sul pianeta Golden State, le critiche di giornalisti e addetti ai lavori, fiume di parole sulla sua scelta e alla fine il trionfo. Ha avuto ragione KD a sposare la causa dei Warriors, cui ha contribuito ad alzare in maniera ulteriore il livello già spaziale della squadra allenata da coach Steve Kerr.
Durant ha dimostrato di non aver paura di esporsi e di essere schietto su qualsiasi argomento, idem su un paragone suggestivo in cui si è lanciato nel The Bill Simmons Podcast. Il fuoriclasse in maglia numero 35 ha infatti dichiarato che Kyrie Irving – a suo avviso – è meglio di un certo Allen Iverson. Ecco il suo pensiero a riguardo.
Per me Kyrie è meglio di Iverson: se prendo in considerazione le skills, il ballhandling di Kyrie è migliore rispetto ad AI. Sia chiaro: non voglio creare nessuna polemica con Iverson, non è questo il mio intento. Dico solo le mie sensazioni e per me Kyrie è più bravo.
Mai banale Durant che mette a confronto due giocatori che hanno in comune il fatto di essere playmaker, ma entrambi non hanno nel playmaking la loro dote principale. Tutti e due sono maestri dell’1vs1, capaci di costruirsi un tiro dal nulla e di segnare in qualsiasi maniera possibile. Così simili ma allo stesso tempo così diversi, con Iverson che ha lasciato un’impronta indelebile nell’era moderna sebbene non abbia mai vinto l’anello.
Quel titolo che conquistato da protagonista la scorsa stagione Irving, secondo violino di tutto rispetto al fianco di LeBron James e autore di una serie finale nel 2016 da fantascienza. Spiccano su tutte i 41 punti piazzati in gara 5 a Oakland e il canestro decisivo in faccia a Stephen Curry in gara 7 sempre alla Oracle Arena. Non da meno le Finals 2017, chiuse a 29.4 di media a partita con l’acuto da 40 punti nell’unico successo Cavs in gara 4.
Difficile decretare un verdetto oggettivo e unanime su chi sia meglio tra Irving e Iverson: è una di quelle discussioni per cui si può andare avanti a parlare per ore e ore senza arrivare a una conclusione. Una cosa è certa: Durant ha scatenato un dibattito che appassionerà i milioni di fans della Lega sparsi per il globo.