Paul Millsap, che sarà unrestricted free agent nella prossima offseason, probabilmente lascerà gli Atlanta Hawks. Il neo-general manager Travis Schlenk ha infatti puntualizzato come gli Hawks non siano nella posizione di fare offerte irrinunciabili al giocatore.
CROCEVIA
Queste le dichiarazioni di Schlenk, rilasciate all’Atlanta Journal Constitutional:
Daremo il massimo per trattenere Paul, gli faremo la nostra migliore offerta. Ma la realtà è che potrebbe ricevere proposte migliori della nostra.
E ancora:
Rispecchia il tipo di giocatore su cui vorremmo costruire il nuovo corso Hawks. Uno che lavora duro, che ha tante qualità dentro e fuori dal campo e che aiuta la squadra in molti modi.
E ha chiuso così:
La mia priorità è il Draft, il contratto di Paul al momento viene dopo. Abbiamo la scelta diciannove e dobbiamo farla fruttare.
Schlenk, che viene dai Golden State Warriors, ha in mente un piano a lungo termine per portare gli Hawks al livello delle migliori squadre NBA (Warriors stessi in primis). La parola rebuild non è un tabù. Atlanta al momento è nella posizione meno invidiata in assoluto nella Lega: quella “terra di mezzo” insipida tra appartenenza alla élite, da una parte, e rampantismo giovanile, dall’altra, terra di mezzo sempre più temuta dai GM.
Perciò le parole su Millsap vanno lette con tutta la malizia del caso. Il cordiale invito ad accettarle, le suddette proposte migliori di quella Hawks, potrebbe essere nascosto tra le righe. Anche perché Millsap ha 32 anni, viene dalla migliore stagione in carriera e chiederà senza dubbio un contratto al massimo salariale. Si parla di un quinquennale, che significa legarsi a lui fino ai 37 anni di età compiuti.
Gli Hawks, in situazioni simili, hanno sempre lasciato andare i propri giocatori di alta fascia. Al Horford, Jeff Teague, Kyle Korver e DeMarre Carroll, gli altri quattro membri del sorprendente starting five del 2014-2015 (record di 60-22), hanno tutti firmato contratti remunerativi con altre franchigie. Ora Millsap – l’ultimo superstite – potrebbe, con la sua partenza, dare definitivamente il via al rebuild degli Hawks.
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