Probabilmente i Golden State Warriors riuniscono assieme il maggior numero di talenti della storia recente della lega; nonostante ciò però Kevin Durant non vuole usare la parola super-team per definire la sua squadra.
A favore della sua tesi l’Mvp delle Finals appena concluse ha riportato il fatto che molti key-players degli Warriors, al loro ingresso della lega erano accompagnati dallo scetticismo di tanti addetti ai lavori.
Queste infatti sono state le dichiarazioni di Durant nell’intervista rilasciata a Chris Haynes di Espn.
Tanto per iniziare, se tutti avessero visto in Curry una stella assoluta, sarebbe stato scelto con la prima scelta del Draft. La verità è che molte squadra lo hanno scartato, decidendo di non sceglierlo. Molti erano molto scettici su di lui, dicendo che non sarebbe mai diventato una star dell’Nba. Anche per Thompson, l’idea di tutti è che potesse diventare un buon tiratore nella lega, ma nulla di più. Passando a Draymond Green, beh, nessuno lo voleva. Era un’ala grande di 1.95 cm, e tutti dicevano che non poteva giocare in questa lega. Shaun Livingston ha avuto un infortunio pazzesco al ginocchio, come tutti sappiamo.
Con gli Warriors partiti con i favori del pronostico in questa stagione, Durant ritiene che la vera differenza quest’anno l’abbia fatta il lavoro di squadra, non il talento.
Come già detto, molti non pensavano che questi ragazzi potessero diventare quello che sono ora. Siamo una super squadra? No, penso che tutti noi lavoriamo benissimo insieme, come gruppo. Il coach è stato molto bravo, ci ha messo nella posizione di sfruttare al massimo il nostro talento.
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