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Wade, ancora incerto il suo futuro ai Bulls

Dwyane Wade è uno dei nomi più caldi per quanto concerne l’offseason appena cominciata. La sua avventura ai Chicago Bulls potrebbe essere già al capolinea, sebbene sia iniziata soltanto un anno fa, per via dei tanti dubbi che affliggono The Flash riguardo al progetto tecnico della franchigia.

Non più tardi di settimana scorsa, le parti si sono incontrate per discutere della situazione attuale e soprattutto del futuro prossimo. Al termine del meeting, i rappresentati del front office chicagoano hanno espresso ottimismo sul fatto che Wade possa vestire la casacca dei Bulls anche per l’annata 2017/2018 mentre l’entourage del giocatore non ha rilasciato alcuna dichiarazione.

Wade ha siglato con Chicago l’estate scorsa un contratto biennale da 47 milioni di dollari complessivi: 23.2 milioni per il 2016/2017, 23.8 per la stagione successiva nel caso dell’esercitazione della player option. Tuttavia questa clausola presente nell’accordo consente al numero 3 anche di poter uscire dall’accordo vigente e ritornare quindi sul mercato per esplorare la free agency.

Nel faccia a faccia sopracitato, la dirigenza dei Bulls ha garantito a Wade la volontà di ambire alle vette della Eastern Conference e l’imprescindibilità di Jimmy Butler come uomo fondamentale attorno a cui costruire l’ossatura. Il prodotto di Marquette rimarrebbe un secondo violino di tutto rispetto ma rimangono parecchie incognite sulla gestione tecnica e non a creare grattacapi al buon Dwyane.

Wade ha tempo fino al 27 giugno per decidere cosa fare: opt in, e allora un altro anno nella Windy City sua città natale, oppure opt out, con conseguenti scenari suggestivi che si aprirebbero in chiave mercato. Un veterano del suo calibro farebbe comodo a tante contender per provare a insidiare lo strapotere dei Golden State Warriors, in primis ai quei Cleveland Cavaliers del suo grande amico LeBron James.

Wade ha assistito a gara 4 delle ultime Finals alla Quicken Loans Arena a bordocampo, proprio a sostenere LBJ e chissà mai che le loro strade cestistiche possano rincontrarsi di nuovo. A 35 anni il tre volte campione NBA coi Miami Heat non cerca soldi, cerca opportunità per vincere subito: gli restano dodici giorni di tempo per decidere, il destino è nelle sue mani.

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Pubblicato da
Simone Domenichetti

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