Kevin Durant sarà unrestricted free agent a partire dal prossimo 1 luglio: il neo campione NBA coi uscirà dall’attuale contratto in essere coi Golden State Warriors declinando la player option da 27.7 milioni di dollari prevista per la prossima annata. La notizia è stata riportata da Chris Haynes di ESPN.
KD35 era sbarcato sulla baia l’estate scorsa con un trasferimento che ha spezzato molti cuori a Oklahoma City per unirsi a Draymond Green e soci. L’obiettivo numero uno era molto chiaro: vincere il titolo, un intento comune sia per Durant – alla caccia del suo primo anello – sia per i Warriors, vogliosi di cancellare i fantasmi delle Finals 2016 perse contro i Cleveland Cavaliers dopo essere stati in vantaggio per 3-1 nella serie.
Obiettivo centrato alla stragrande per Golden State, protagonista di una postseason strepitosa (16-1 il record complessivo nei Playoffs) e trascinata da un super Durant. Il nativo di Washington D.C. è stato votato MVP delle Finals, chiuse a oltre 30 punti di media con giocate spaziali e una leadership perentoria nei momenti decisivi.
Tuttavia la mossa di Durant di non esercitare la clausola per il 2017/2018 e di diventare free agent non è da interpretare sotto una cattiva luce in casa Dubs, anzi. La decisione dell’ex Thunder si può definire quasi “programmata” con la franchigia, col fine condiviso di creare spazio salariale pur di trattenere Andre Iguodala.
L’MVP delle Finals 2015 sarà free agent col luglio alle porte e, con le condizioni attuali del salary cap dei Warriors, una sua permanenza in quel di Oakland è difficile da immaginare. Le offerte per AI fioccheranno, in particolare da altre contender, ma coach Steve Kerr e tutto l’ambiente di Golden State è deciso a voler convincere il prodotto di Arizona a prolungare la sua permanenza in California.
Così facendo, Durant andrebbe a guadagnare qualcosina in meno quest’anno in attesa di puntare alla super estensione nell’estate 2018. Quell’estensione che la dirigenza dei campioni NBA sta trattando per un altro big come Stephen Curry in questo periodo: in ogni caso, è fuori discussione il fatto che Durant rimanga a Golden State.
La sua volontà è molto chiara e le possibilità che non rifirmi coi Warriors sono ridotte allo zero. È probabile che Durant faccia come nell’estate 2016, ovvero sottoscrivere un contratto da 1+1 con la player option al termine del primo anno dell’accordo, in modo da uscire di nuovo dal contratto come quest’anno e ottenere l’estensione più remunerativa sopracitata.
La strategia dei Warriors e di Durant è sintomatica del rapporto splendido tra le parti, una sinergia sportiva e umana che vuole segnare la storia della Lega ancora per diversi anni.