Andre Iguodala sta prendendo in considerazione l’opportunità di lasciare a Luglio i Golden State Warriors. La notizia arriva dopo le rassicurazioni sul rinnovo di qualche giorno fa, come spesso accade in un ambiente fatto di congetture, analisi e voci di corridoio.
La gestione di free agent e non di Golden State si fa ancora più complicata dunque, l’obiettivo estivo è quello di confermare il cuore pulsante della franchigia, Curry e Durant su tutti. Ma se è vero che le stelle sono di incommensurabile importanza per il futuro prossimo, altrettanto si può certamente dire di giocatori come Iguodala e Shaun Livingston.
Il concetto di “dinastia” o “sistema” che spesso si accosta a una organizzazione riguarda molte sfere e contesti di squadra, quindi non soltanto tecnica ma etica, psicologica, pubblicitaria, comportamentale e così via. Giocatori come Iguodala, arrivato nel 2013 ed adattatosi al ruolo di sesto uomo, sono di certo un tassello fondamentale per la costruzione di una potenziale “dinastia” Warriors. L’MVP delle Finals 2015, vincitore di due trofei in quattro anni, dona duttilità e flessibilità ad un roster vario e che deve saper affrontare situazioni di gioco dettate molte volte dal flusso di gioco e non propriamente dallo schema tattico. Il carattere e l’esperienza li ha mostrati a tutti, così come un giocatore navigato come Livingston, e anche per questo risulterebbe una perdita importante per la squadra di Oakland.
Molti teams si affacciano sul mercato per sondare le volontà dell’ala piccola. Oltre ai Warriors, che in un modo o nell’altro tenteranno il rinnovo, anche Utah Jazz, Los Angeles Clippers, Chicago Bulls, Atlanta Hawks e Minnesota Timberwolves si dicono interessate. Le prime stime sul valore di Iguodala, polivalente portatore di palla e difensore, si aggirano sui 20 milioni annui.
La situazione finanziari di Golden State risulta comunque abbastanza complicata dato che per riuscire a confermare Iguodala e Livingston dovrebbero puntare su una “concessione” di Durant. Ovvero uscire dal contratto attuale per firmare un accordo annuale con una decurtazione salariale di circa 3,5 milioni di dollari. A queste condizioni la dirigenza Warriors sarebbe in grado di rinnovare gli accordi con i due sopracitati grazie a dei particolari diritti ( Bird Rights) che gli permetterebbero di eccedere il massimo salariale.