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Le tre squadre che arrivano peggio alla free agency

La free agency è imminente, ma non tutte le squadre sembrano essere pronte. Non tutte dispongono, infatti, di spazio salariale sufficiente per poter pensare di rafforzare la squadra.

Sulla base di un’analisi di Thescore.com, proviamo a capire quali franchigie arrivano alla FA senza margini di azione.

1) Charlotte Hornets

Dwight Howard (credits to bleacherreport.com)

La free agency degli Hornets sembra finita nel giorno in cui è stato ufficializzato l’arrivo di Dwight Howard.

L’arrivo del 31enne ex Atlanta ha complicato terribilmente le cose. I 47 milioni di dollari che prenderà nei prossimi due anni costringe Charlotte a rimanere così com’è.

Se aggiungiamo poi i contrattoni di Walker, Batum, Kidd-Gilchrist, Williams e Cody Zeller, tutti a lungo termine, gli Hornets potranno fare davvero poco.

2) Oklahoma City Thunder

Mandatory Credit: Mark D. Smith-USA TODAY Sports

Nei giorni scorsi sono circolate voci circa un possibile approdo di Blake Griffin a OKC, la sua città natale. Una bella storia, se non fosse che i Thunder in questo momento hanno le mani legate.

Oltre al contrattone (giustificato) di Westrbrook, 61 milioni di dollari del loro cap salariale andranno a Oladipo, Kanter e Adams.

Anche se lasciassero andare Taj Gibson, che ha il contratto in scadenza, potrebbero non riuscire a confermare neppure Andre Roberson. Forse offensivamente non una grande perdita, ma difensivamente un danno.

3) Memphis Grizzlies

credits to: Justin Ford / USA TODAY Sports

Il problema dei Grizzlies ha un nome e un cognome: Chandler Parsons. Non è in dubbio il talento, ma la sua condizione fisica. Dare 94 milioni in 4 anni a un giocatore che negli ultimi anni ha passato più tempo in infermeria che in campo è stato davvero un rischio.

Non sarà una free agency facile per Memphis, che ha in scadenza giocatori importanti come Randolph, Carter, Green e Allen. Con i contrattoni di Conley e Gasol, probabilmente dovranno dire addio ad almeno uno dei futuri free agent.

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Pubblicato da
Luigi Ricciardiello

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