Gordon Hayward sarà unrestricted free agent e uno dei pezzi forti del mercato che scatta dopodomani: l’eclettico esterno in maglia numero 20 ha comunicato agli Utah Jazz che declinerà la player option da 16.7 milioni di dollari prevista nel suo attuale contratto. La notizia è stata riportata da Marc Stein di ESPN.
Non è un mistero che Hayward ha già una scaletta fissata per quanto riguarda l’agenda dei prossimi giorni, cruciali per il suo futuro: sabato i Miami Heat, a inizio della prossima settimana i Boston Celtics, in mezzo i Jazz di cui è stato il totem nell’ultima annata. Il figlio dell’Indiana ha chiuso a 21.9 punti, 5.4 rimbalzi e 3.5 assist di media a partita, una stagione brillante conclusasi soltanto al cospetto dei Golden State Warriors nella semifinale della Western Conference.
Hayward sembra aver completato il percorso in quel di Salt Lake City dov’è sbarcato nel 2010 con la nona scelta assoluta di quel Draft. Un percorso che l’ha visto crescere anno dopo anno, sia dal punto di vista cestistico sia dal punto di vista umano: a livello tecnico la sua versatilità, abbinata a un’intelligenza sopraffina per il Gioco, lo rende un elemento buono per qualsiasi sistema e a livello caratteriale ha saputo imporsi come trascinatore silenzioso.
Come dicono oltreoceano leader by example, che farà anche un discorso di portafoglio ma non sarà il criterio primario nella sua scelta. Quelli che possono mettere più soldi di tutti sul piatto sono i Jazz con un quinquennale da 180 milioni di dollari complessivi, mentre le altre pretendenti non potranno spingersi oltre un quadriennale da 132 milioni.
Hayward rimane la priorità di Utah ma la concorrenza dei Celtics si fa sempre più prepotente. I biancoverdi, oltre a una squadra giovane e ambiziosa, possono far leva sulla presenza del suo ex coach ai tempi del College, Brad Stevens, col quale andrebbe a ricomporre una connection già rodata nella NCAA.