Nel giorno della festa nazionale degli Stati Uniti, c’è una questione che sta tenendo in bilico milioni di appassionati oltreoceano, ovvero quali sono le intenzioni di Gordon Hayward. Non siamo ai livelli di The Decision da parte di LeBron James nel 2010, ma l’argomento sta degenerando in una vera e proprio telenovela: facciamo ordine.
La giornata è stata frenetica, col rincorrersi di voci, indiscrezioni, conferme e smentite. Hayward aveva fatto trapelare che entro oggi avrebbe compiuto la sua scelta, con tre squadre in lizza: Miami Heat, Boston Celtics e Utah Jazz. Nei giorni scorsi il borsino delle sensazioni aveva dato i biancoverdi come principali favoriti per accaparrarsi il prodotto di Butler, ma nelle ultime ore la franchigia di Pat Riley sembrava aver compiuto un sorpasso deciso.
A certificare questa ipotesi, gli spifferi sui dettagli dell’accordo: un quadriennale da 127 milioni di dollari complessivi. Heat quindi in pole position? Macché, nella prima serata ora italiana inizia a spargersi la notizia che Hayward abbia optato per i Celtics. Tutti i principali media americani riportano tale soffiata e danno l’affare come fatto, tanto da scatenare reazioni di giubilo in casa Boston con addirittura Isaiah Thomas protagonista di un video sui social mentre balla dalla felicità.
Nemmeno il tempo di realizzare quanto accaduto, che arriva la smentita dall’entourage di Hayward per bocca dell’agente Mark Bartelstein. Quest’ultimo getta acqua sul fuoco ammettendo che il suo assistito non ha ancora preso nessuna decisione in un senso o nell’altro, anzi: dopo il putiferio mediatico che è scoppiato nella giornata odierna, il nativo di Brownsburg, Indiana, è probabile che si riserverà altri giorni per riflettere meglio sul da farsi.
Il dato di fatto è che Hayward davvero non si è ancora espresso con nessuno, visto che sia da Salt Lake City sia da Boston le fonti più vicine alle franchigie confermano che né Jazz né Celtics sono stati contattati dal giocatore per una risposta definitiva. Tutto è ancora in gioco quindi, e i colpi di scena non sembrano essere finiti in quello che si sta trasformando sempre di più nell’intrigo dell’estate.