Secondo quanto riportato da Adrian Wojnarowski e Ramona Shelburne (ESPN), dietro l’interruzione delle trattative per la trade di Carmelo Anthony ci sarebbe la volontà dei Knicks di provare a trattenerlo.
Negli ultimi giorni la dirigenza dei blu-arancio aveva lavorato a una trade per portare Melo via da New York, con Cleveland e sopratutto Houston in prima fila; sono queste due, infatti, le uniche squadre per le quali la star ex Syracuse si era dichiarata pronta a non esercitare la ‘no-trade clause’ compresa nel suo contratto.
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Nelle ultime ore però le cose sembrano cambiate, e i Knicks non sembrano più intenzionati a far partite la propria superstar – ‘strana’ coincidenza che il fatto sia coinciso con l’arrivo in città del nuovo GM, Scott Perry. Negli ultimi mesi del suo incarico, l’ex presidente Phil Jackson aveva cercato con ogni mezzo possibile di liberarsi di Anthony, aggiungendo negatività a un ambiente già appesantito dalla mancanza di successo degli ultimi anni; possibile che la mossa di Perry sia un tentativo di rottura totale con la gestione precedente.
I Rockets sembravano la scelta più logica per Melo – intenzionato a giocare fin da subito per l’anello – vista la presenza in squadra di Chris Paul, grande amico del giocatore di NY. Al momento però, è tutto in stand -by, e i Knicks potrebbero ancora avere il proprio #7 all’inizio della prossima stagione.