LeBron James non le manda a dire. La sua importanza come giocatore nell’olimpo della NBA e come leader di franchigia è indiscussa. E come già avvenuto in passato, in particolare nella scorsa offseason, è molto preoccupato delle operazioni di mercato che la dirigenza dei Cavs ha messo in atto in questo periodo lontano dal parquet.
LeBron si aspettava una offseason aggressiva in modo da ridurre il gap dai Warriors campioni in carica. Così non è stato. James si è detto più volte deluso per come è stato smantellato il front-office dirigenziale. La partenza di David Griffin e Trent Redden gli ha procurato subito il mal di pancia e non ha mancato di farlo sapere ai superiori.
Senza queste due figure all’esecutivo dei Cavs le probabilità di mettere insieme un roster competitivo per la stagione prossima scendono notevolmente e creano preoccupazione. Le sensazioni di James sono state riportate da una persona a lui molto vicina e di conoscenza diretta afferma USA TODAY Sports, che però non è autorizzato a parlare pubblicamente e per questo rimane anonima.
James dopo la stagione 2017-18 diventerà free-agent e se le cose non si rimetteranno in ordine in quel di Cleveland è facile pensare che posso lasciare di nuovo l’Ohio per andare in un team che possa puntare credibilmente all’anello.