Patrick Beverley non è un personaggio banale e quando parla, o gioca, la controversia è sempre dietro l’angolo. Il neo-playmaker dei Los Angeles Clippers, parte dello scambio che ha portato Chris Paul agli Houston Rockets, è già bellicoso in vista della prossima stagione. Bersaglio prediletto delle dichiarazioni rilasciate nella sua conferenza stampa di presentazione, proprio Chris Paul.
A CIASCUNO IL SUO
Queste le parole di Beverley:
Io non sono Chris Paul ma, ci tengo a precisarlo, lui non è Patrick Beverley. Voglio affrontare subito l’argomento, dato che so che mi faranno domande su Paul per tutta la stagione.
Con la nitida dichiarazione d’intenti di cui sopra, Beverley vuole puntualizzare, con ogni probabilità, quanto anche lui – come Paul – sia in grado di portare alla causa un toolset peculiare e inimitabile. Dove CP3 è forse il miglior passatore puro dell’NBA contemporanea, nonché un ottimo difensore, il neo-Clippers è un attaccante nella media, ma un mastino difensivo quasi ineguagliabile.
Beverley, che è entrato nel Primo Quintetto Difensivo 2016-2017, ha tenuto medie di 9.3 punti, 4.1 rimbalzi, 3.4 assist e 1.5 rubate nelle sue cinque stagioni coi Rockets. Dal 2015-2016 in poi ha pure un eccellente 39.1% da tre punti.
I nuovi Clippers – che hanno ottenuto anche Lou Williams, Sam Dekker, Montrezl Harrell, Darrun Hilliard, DeAndre Liggins, Kyle Wiltjer, una prima scelta futura e denaro in cambio di Paul – puntano forte sulla solidità di Beverley. Con la certezza che, anche se il talento non sarà mai quello di CP3, il suo sostituto ci metterà sempre tutta l’intensità possibile.
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