Tra le motivazioni principali alla base della scelta di Kyrie Irving di essere scambiato c’è senza dubbio il rapporto con LeBron James.
Secondo diversi insider di ESPN, infatti, Irving lasciando Cleveland è alla ricerca di una franchigia dove poter essere il primo violino, e non più la seconda scelta, come invece accadeva in Ohio dove James, con la sua tendenza a tenere in mano il pallone per la maggior parte dell’azione, lasciava il 25enne molto spesso a mani vuote e con il desiderio di controllare di più il gioco.
I problemi, inoltre, non riguardano solamente il parquet, infatti l’australiano si è lamentato anche dello speciale trattamento che la squadra ha sempre riservato esclusivamente a James. Ad esempio alcuni amici del 4 volte MVP avevano il permesso di lavorare per la squadra e di viaggiare con loro, mentre questo non è mai stato permesso agli amici di Irving.
L’obiettivo del numero 2, che nel 2016-17 ha fatto registrare 25.2 punti di media, career-high, è quello di diventare la prima opzione della squadra così come lo sono John Wall per i Wizards o Damian Lillard per i Trail Blazers ad esempio. Esattamente questo era quello che Irving sperava di trovare a Cleveland quando nel 2014 ha firmato un estensione del contratto da 5 anni, ma dopo pochi giorni è arrivato l’annuncio di LeBron, e l’ambiente è completamente cambiato.
Discussioni tra i due erano già iniziate durante le Finals dello scorso giugno, ed evidentemente i due ormai quasi ex compagni di squadra non sono riusciti a chiarirsi, spingendo Irving verso l’addio.
Qualsiasi squadra speri di firmare Irving deve quindi essere pronta a fornirgli un ruolo di primissimo piano e a dargli un palcoscenico dove poter esprimere al meglio le sue capacità sul campo.