Con ancora pochissimi free agent da sistemare possiamo iniziare a valutare l’operato delle franchigie in quest’estate. Con il Pagellone del Mercato NBA abbiamo stilato una classifica in base alla bontà dell’operato delle squadre, tenendo conto di tutto quello che compone l’estate NBA: il Draft, la free agency, le trade. Usciranno cinque articoli, ognuno contenente sei squadre, partendo dalla posizione più bassa (cioè la peggiore di questa finestra di mercato) per arrivare alla prima, la regina dell’estate.
Una piccola istruzione per l’uso: questa classifica tiene di conto solo, ed esclusivamente, di quanto fatto per migliorare la situazione di una franchigia. Si disinteressa, nei limiti ovviamente, della qualità del roster preesistente e di quanto una squadra fosse in partenza. Facciamo un esempio per capire: i Cleveland Cavaliers sono la miglior squadra della Eastern Conference, e con molta probabilità lo saranno anche nella prossima stagione: questo però non influenza il voto dato a quanto fatto per migliore e rendere più competitiva la squadra dal GM dei Cav… no scusate, non ce l’hanno. Insomma, da chiunque tiri le fila per loro.
Bene, adesso che abbiamo finito con le spiegazioni pallose buttiamoci a capofitto sulle peggiori sei squadre. Chi è riuscito a fare un casino irrimediabile? Perché avete già iniziato a scandire le parole New York Knicks nella vostra mente mentre leggete?