Richard Jefferson, durante il suo podcast Road Trippin sviluppato per Uninterrupted, ha parlato di Kyrie Irving e della pressione che potrebbe aver spinto il playmaker a richiedere la cessione.
Quello che dirò sulla questione, che ho appena scoperto, quando andrà in onda il programma è : non lo so. Non penso ci sia una lotta di potere fra LeBron e Kyrie e Kevin (Love). Credo che Kyrie sia un ragazzo super intelligente. Davvero, davvero intelligente. Non date mai abbastanza credito a quanto egli lo sia, e vedere che la franchigia è in una fase di cambiamento, vedere Griff (David Griffin) andare via, il numero di allenatori…
Credo che Kyrie abbia attraversato tanti momenti duri in questo periodo in questa organizzazione, più di quanti ne vorrebbe chiunque altro – è la prima scelta dopo LeBron, poi ha tre coach differenti, poi il ritorno di LeBron, ora le voci sulla cessione e ancora il “LeBron se ne va”.
Il veterano dei Cavs prova quindi a porre l’attenzione sulla storia che Irving porta sulle spalle. Ha fatto esperienza e vissuto diversi periodi che avrebbero potuto travolgere chiunque, ma lui ha resistito ed è diventato una superstar. E in un certo senso si può permettere di dire la sua.
Ad un certo punto si ricerca una sorta di stabilità. Anche se è l’ignoto, e non sto dicendo da ignorante, io non so se ha chiesto di essere ceduto, questo non lo so. Ma posso dire che lui ha avuto momenti difficili se considerate, dall’inizio a dove siamo ora, gli alti e bassi della franchigia, più degli altri. Anche se siamo stati vincenti, nonostante abbiamo vinto un titolo e lui è stato All-Star, ci deve essere ancora qualche residuo dei momenti duri. Non deve stato esattamente qualcosa come “Yo, adesso ci sediamo qui per un intero anno che LeBron torni indietro oppure no”. Deve essere duro per chiunque!
Vedi anche – Silver sul caso Irving.