O.J. Mayo è arrivato a metà del suo periodo di sospensione di due anni per utilizzo di droghe e potrà ricominciare a giocare nella lega dal 1 luglio del prossimo anno.
Intervistato da Ben Golliver di Sports Illustrated, Mayo ha raccontato di aver trascorso un periodo molto difficile immediatamente dopo la sospensione ma negli ultimi mesi si è impegnato per rimettersi in carreggiata e ritornare a giocare a basket.
Quando fai un errore le squadre si chiedono se ne vale la pena di investire ancora su di te – ha spiegato Mayo – e lo rispetto. Possono basarsi solo su un curriculum o sulle statistiche. Se riuscissi a giocare penso di poter cambiare la percezione che le squadre hanno di me. Io voglio tornare dove ho lasciato, ossia a Milwaukee. Avevo degli ottimi rapporti con coach Kidd, con Giannis [Antetokounmpo] e con Khris [Middleton]. Mi sentivo a mio agio. Sento di averli delusi, di averli traditi per due anni. Mi hanno pagato 8 milioni di dollari per essere, secondo me, un giocatore sotto il par. Hanno investito milioni di dollari per me. Avrò 30 anni la prossima estate. Se mi daranno la possibilità mi farò perdonare. Glielo devo.
So che le squadre faticheranno a darmi fiducia, ma io non sono pazzo. Ho preso alcune decisioni stupide ma non sono pazzo. Sono a mio agio con il mio corpo e so cosa posso fare. Mi sono scavato una buca, non una bara, posso ancora uscirne.