Sembrava dovesse risolversi con il più classico dei “molto rumore per nulla” e invece, alla fine, una delle telenovelas dell’estate ha raggiunto un epilogo: Kyrie Irving, che da tempo aveva espresso la sua volontà di lasciare i Cleveland Cavaliers, è un nuovo giocatore dei Boston Celtics come riportano Shams Charania di The Vertical e Adrian Wojnarowski di ESPN.
In cambio del loro All-Star, i campioni della Eastern Conference, ricevono un pacchetto di tutto rispetto composto da Isaiah Thomas, Jae Crowder, Ante Zizic e la prima scelta dei Brooklyn Nets al draft 2018. Molto meglio di quanto si paventava qualche settimana fa quando Irving sembrava destinato ai Phoenix Suns.
Facendo una valutazione a 360 gradi è difficile dire chi ci ha guadagnato, e quindi di conseguenza, chi esce sconfitto da questa trade, quello che possiamo affermare però è che il quintetto di partenza degli uomini di coach Brad Stevens (Irving, Hayward, Brown, Morris e Horford) esce rinforzato da questo accordo e che il divario dai Cavs si sia ridotto se non addirittura annullato, mentre coach Lue vede le sue rotazioni aumentare in qualità mantenendo un giocatore di livello nello stesso ruolo nello “scambio” Irving-Thomas.
La sensazione, come riportano anche diversi rumors provenienti dagli USA, è che adesso i Cavs potrebbero fare ancora qualche operazione in entrata, magari qualche veterano gradito a LeBron James che potrebbe essere un elemento fondamentale per mantenere la corona ad Est e provare a detronizzare dallo scranno di Campioni NBA, quei Golden State Warriors che oggi appaiono imbattibili.
Gherardo Dardaneli
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Pazzesco, Kyrie è Kyrie, ma a Boston hanno perso tanto...dopo la meravigliosa stagione scorsa, pensavo puntassero al consolidamento e alla crescita con l'innesto di Hayward. Anche perché Thomas mi sembrava potesse diventare uno di quei personaggi alla Pierce che hanno una seconda pelle di colore verde. E' un vantaggio per quello che si vedrà sul parquet, ma perde di molto romanticismo.
Scambio squilibrato secondo me, Boston per inseguire una superstar (che poi forse in potenza ne aveva già una nel roster) perde 3 giocatori e una prima scelta. Boh.
Davvero pazzesco, Irving è stato pagato carissimo, Boston ci guadagna a medio termine, perché Isaiah ha solo un anno di contratto, Cleveland si assicura un futuro da playoff, se l'anno prossimo partirà Lebron e forse quest'anno sarà ancora più forte! Sarà dura per un tifoso di Boston tifare contro il piccolo grande It, unico giocatore quest'anno in grado di fare 53 punti ai play off! Inoltre, con la partenza di Crowder, titolare in posizione di 4 piccolo e zizic, cambio di Horford e possibile alternativa allo small ball, tornano i problemi di carenza di big men e serve un ultima mossa di Ainge. Nel complesso pero' giusto affare per provare a passare ad un livello di vera contender!
Penso che sia uno scambio giusto e abbastanza equilibrato: se Irving non voleva restare era chiaro che CLE doveva fare qualcosa e l'ha fatto prendendo un giocatore che potrebbe scaldare i tifosi(nel caso LBJ andasse via nel 2018)come I. Thomas, una scelta che si presuppone buona e un giocatore di sostanza come Crowder. Boston prende una star, un play che le mancava come il pane e sfida apertamente i Cavs per il titolo divisionale del prossimo anno, certo ha perso due giocatori di difesa e quantità come Bradley e Crowder e dovrà cercarne altri, ma il quintetto pare di quelli ottimi nella debole EST.