Il Titolo messo in bacheca a metà giugno, il secondo negli ultimi tre anni, ha certificato una volta di più — se mai ce ne fosse bisogno— lo status dei Golden State Warriors come superpotenza della NBA moderna. La loro rincorsa al record dei Bulls ’95-96, poi ritoccato due stagioni addietro, ha riscritto pagine di storia della lega e dato vita a ogni genere di paragone più o meno fondato.
Stuzzicato sul tema nella nuova puntata del podcast di Bill Simmons, Kevin Durant ha citato i Lakers ’00-01 come squadra potenzialmente più ostica per il nucleo attuale degli Warriors:
Quella versione dei Lakers del 2001, squadra da 16-1 ai Playoff, ci avrebbe messo a dura prova. [Shaquille O’Neal] era semplicemente grosso, quella squadra aveva più fisico. C’era bisogno di stazza per affrontarli, ma erano semplicemente troppo fisici e Kobe [Bryant] era in stato di grazia.
Quei Lakers, guidati da Phil Jackson, fecero la voce grossa all’inizio del millennio, riuscendo nell’impresa del Three-peat (come loro, solo i Celtics di Bill Russell e i Bulls dell’era Jordan). Per fermare Shaquille O’Neal, Golden State adotterebbe oggi una tattica ad hoc:
Lo metteremmo certamente in un sacco di pick n rolls, gli faremmo marcare Steph [Curry], me, Klay [Thompson] in uscita dal pick n roll, lo raddoppieremmo su ogni singola situazione, costringendolo a diventare passatore.
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