Dopo quattordici anni di carriera e due titoli vinti con i Lakers, Lamar Odom è stato risucchiato nel tunnel della droga e della depressione. Ora sembra che le cose stiano migliorando e l’ex veterano NBA sta discutendo un contratto di un giorno per potersi ritirare definitivamente dal basket giocato con la casacca gialloviola, quella dei momenti più felici della sua carriera.
Qui Lamar ha viaggiato a 13 punti e 9 rimbalzi di media in carriera e l’ultimo anno ai Lakers gli è valso il premio di sesto uomo dell’anno.
Nel 2012 dopo essere stato ceduto a Dallas, la sua carriera riceve una pesante battuta d’arresto. Uno stop quasi definitivo che avrebbe costretto Odom ad affrontare delle conseguenze personali pesanti. Per un ragazzo così fragile, era dura lasciare casa e l’organizzazione che l’aveva cresciuto, cullato e protetto.
“Il trasferimento ai Mavs ha messo la parola fine alla mia carriera, non sono più stato me stesso da quel giorno“.
Nel 2015 Odom ha visto la morte in faccia, un overdose di cocaina e altre droghe lo ha messo al tappeto in un night club di Las Vegas. Ora sembra che il sereno stia tornando sopra le testa di Lamar e forse anche dentro di essa.