Fine del rebuilding, adesso a Philadelphia si comincia a fare sul serio.
Dopo anni di record tra i peggiori della storia della lega e strisce di sconfitte da albo d’oro, l’arrivo di Joel Embiid, Ben Simmons e future prime scelte hanno fatto scattare qualcosa nella città dell’amore fraterno, che adesso punta a ritagliarsi il proprio spazio nella sempre meno competitiva Eastern Conference.
A questo proposito ha parlato Nik Stauskas, il quale, senza prenotare un posto ai playoff per i suoi, ha messo in chiaro come ora l’obbiettivo sia cominciare a vincere un numero considerevole di partite:
“Adesso basta con The Process, abbiamo avuto il tempo di imparare dalle sconfitte e crescere, ora visto anche il mercato non possiamo più nasconderci, dobbiamo vincere partite“.
Dopo aver risparmiato per anni sul salary cap ignorando qualsiasi tipo di free agent appetibile, e aver subito un considerevole numero di infortuni che ha contribuito a rallentare il processo di rebuilding, l’arrivo di due veterani come Amir Johnson e sopratutto JJ Redick evidenzia come i 76ers vogliano abituare i proprio giovani a vincere, facendoli imparare da chi ha più esperienza.
E proprio Stauskas sarà uno dei giocatori che più potrà beneficiarne, giocando nello stesso ruolo di Redick e potendo prendere l’esempio dell’ex Clippers:
“Vedo JJ come qualcuno a cui ispirarmi”- ha continuato Stauskas. “E’ un tipo di giocatore che non ha cercato di bruciare le tappe, ma si è ricavato sempre più spazio di anno in anno, sin da quando era giovane. Non era pronto per fare il titolare quando è uscito da Duke, ma è sempre migliorato un passo alla volta fino a diventare una guardia che può ambire a un posto in quintetto in quasi tutte le squadre della lega“.
La stagione 2017-18 ci dirà se i tanti anni di sconfitte e sacrifici pagheranno finalmente i dividendi per 76ers.
