Nella pallacanestro “moderna” il lungo classico va estinguendosi. I giocatori di dimensioni considerevoli non sono più chiamati ad un lavoro prettamente limitato alle vicinanze del canestro. Oggi i lunghi sono sempre più mobili e capaci di tirare a canestro anche dall’arco.
Karl-Anthony Towns, Kristaps Porzingis, Al Horford, Gasol, Cousins, Brook Lopez sono solo alcuni esempi. La novità è che dalla prossima stagione forse potremo elencare anche JaVale McGee fra le statistiche dei centri Nba che riguardano le percentuali da 3 punti.
McGee a quanto pare sta lavorando sodo per rendere efficace il suo jumper dalla lunga distanza. Un po’ per esigenza, un po’ perché spinto dal sistema Warriors che ha come pilastro il gioco da dietro l’arco.
Con i suoi 2.13 metri di altezza ed una apertura delle braccia che sfiora i 230 centimetri, il lungo di casa Golden State Warriors nella scorsa stagione alla voce “tiri da 3 segnati su tentati” registrava un tondo “0 – 0″. Oggi invece si allena così:
E’ evidente che la meccanica di tiro non è “pulita”, d’altronde con le sue misure è anche comprensibile. La questione è rendere il tiro di JaVale efficace per dare maggiori opzioni al flusso dei Warriors. Altro motivo, se ce ne fosse ancora bisogno, per godere delle eventuali situazioni tattiche create ad hoc.
