“Hey, it’s Tim”.
Così, il 9 settembre,si interrompe, con una lettere su The Players Tribune dal titolo “Don’t forget about the Islands”, il normale silenzio sui media e sui social di Tim Duncan, solito a stare lontano dai riflettori per tutta la durata della sua carriera.
La motivazione della sua lettera è pero di quelle importanti e non poteva che essere altrimenti; il 5 volte campione NBA con i San Antonio Spurs ha deciso di scendere di nuovo in campo, questa volta per aiutare la propria terra natia, le sue US Virgin Islands, devastate dell’uragano Irma che si è abbattuto negli scorsi giorni facendo danni ancora incalcolabili, e con il pericolo che un secondo uragano, Jose, possa arrivare da un momento all’altro colpendo una terra e una popolazione già in gravissime difficoltà.
Tim sa cosa vuol dire affrontare un uragano – nel 1989 la sua isola fu colpita dall’uragano Hugo quando lui aveva tredici anni e il caso volle che fu proprio a causa dell’uragano che Duncan lasciò il nuoto per dedicarsi al basket – sa quale devastazione porta e quali siano le difficolta per ricominciare dopo un evento catastrofico del genere, per questo è subito intervenuto in aiuto della popolazione.
Duncan di tasca sua ha già messo 250 mila dollari e continuerà a metterne pareggiando ogni offerta che le persone faranno per la fondazione che si occuperà di questa causa (https://www.youcaring.com/21usvirginislandrelieffund-942738 per chi volesse contribuire). Inizialmente l’obiettivo prefissato da Timmy era di raggiungere quota un milione, obiettivo raggiunto nel pomeriggio di ieri con più di 10 mila donazioni arrivate da tutto il mondo, ora il nuovo target della raccolta è quello di arrivare a 2,1Milioni e far partire gli aiuti il prima possibile per soccorrere le persone che li si trovano in difficoltà.
