Andrew Bogut si è fratturato la tibia a un minuto dall’inizio della propria avventura in campo con i Cleveland Cavaliers (il 6 marzo scorso). Nonostante tutto, il 33enne centro australiano ha puntati su di sé i fari di diverse franchigie NBA. Boston Celtics, San Antonio Spurs, Utah Jazz e Milwaukee Bucks sarebbero interessati a mettere sotto contratto il lungo free agent.
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Il fit tecnico migliore sarebbe, con ogni probabilità, quello con i Celtics, che hanno bisogno di un centro fisico e old-school da affiancare all’undersized Al Horford (i biancoverdi, inoltre, sono tra le peggiori squadre a rimbalzo dell’intera NBA). Gli Spurs, che hanno già Pau Gasol a roster, non paiono la destinazione ideale. Jazz e Bucks cercano una riserva, rispettivamente, per Rudy Gobert e Thon Maker–Greg Monroe.
Bogut è in declino fisico già da qualche stagione e l’infortunio non avrà di certo migliorato l’assunto. L’australiano – prima scelta assoluta al Draft 2005 – ha però medie in carriera da 10 punti, 8.9 rimbalzi, 2.3 assist e 1.6 stoppate, cifre da non sottovalutare.
Curiosità: le quattro squadre interessate hanno tutte almeno un connazionale di Bogut a roster. Aaron Baynes gioca a Boston, Patty Mills a San Antonio, Joe Ingles e Dante Exum a Salt Lake City e Matthew Dellavedova e Thon Maker a Milwaukee.
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