La NBPA (National Basketball Players Association), ossia l’associazione dei giocatori NBA, incarnata dal presidente Chris Paul si è mostrata ancora una volta molto generosa e vogliosa di aiutare.
L’associazione aveva già donato $1 milione alle organizzazioni che supportavano i soccorsi per le zone colpite dall’uragano Harvey. Martedì sera, nel corso di una serata organizzata per raccogliere fondi per le vittime dei due uragani Harvey ed il più recente Irma, CP3 ha annunciato che la NBPA avrebbe pareggiato ogni donazione fatta da un giocatore NBA oltre i $20.000.
Poi ha proseguito, sempre durante la “Hand in hand” telethon, che egli stesso avrebbe donato altri $20.000, dopo che aveva già aiutato la raccolta fondi Houston Texans defensive end J.J. Watt’s con $50.000.
Anche l’ex proprietario dei Rockets Leslie Alexander aveva precedentemente donato $4 milioni ed il neo-compagno di squadra di Paul, James Harden ha contribuito con $1 milione.
L’umanità è spesso celata dal velo televisivo, anche se i vari programmi organizzati dalla Lega come NBA Cares danno un assaggio al grande pubblico del cuore, oltre al talento, che hanno questi ragazzi. Non potrebbe essere altrimenti dati i background di provenienza spesso a dir poco complicati. I mezzi monetari di certo non gli mancano, ma allo stesso livello della risorsa economica vi è il gesto ed il coinvolgimento che generano figure pubbliche come loro e che mettono al servizio del bene, dell’aiuto reciproco. Davanti a gesti simili non bisogna meravigliarsi troppo così come è sbagliato recepire il gesto superficialmente e criticarlo altrettanto superficialmente.