Kevin Durant smorza in prima persona i toni della polemica dopo l’uscita infelice nel corso di un recente episodio di The Bill Simmons Podcast all’indirizzo di Under Armour [ «Nessuno vuole indossare Under Armour in campo»].
La frase pronunciata dal numero 35, uomo immagine della concorrente Nike, ha fatto discutere, soprattutto considerando che Steph Curry, suo compagno di squadra, ha un contratto con l’azienda con sede a Baltimora. Parole che, estrapolate e decontestualizzate, hanno dunque rischiato di minare, almeno parzialmente, gli equilibri di spogliatoio dei Campioni NBA in carica.
Durant ha chiarito la situazione ai microfoni di Rachel Nichols di ESPN:
Io e Steph non siamo mai stati in conflitto da quando ho detto quella cosa.
[«È una sua opinione, ma non rispecchia il percorso che abbiamo fatto da quattro anni a questa parte come brand» era stata la risposta di Curry ndr]
Non abbiamo dovuto ricucire alcuno strappo. Ne abbiamo parlato, ho capito e siamo andati oltre. Siamo gli Warriors, tutti stanno cercando di rompere il nostro meccanismo di squadra, useranno ogni pretesto.
Curry: “Voglio più titoli, più divertimento, voglio di più per gli Warriors”