Dopo un’estate passata al centro di rumors, Carmelo Anthony non poteva mandare giù ulteriori “speculazioni” giornalistiche. La pubblicazione dei tanto discussi ranking stilati alla vigilia della nuova stagione — iniziativa volta a ingannare l’attesa e animare il dibattito— ha ferito nell’orgoglio il numero 7 dei Knicks, sfogatosi via Twitter.
A supporto del dieci volte All Star è intervenuto Draymond Green, intercettato da Chris Haynes, proprio di ESPN:
Melo è stato un grande giocatore all’interno della lega, lo è ormai da diversi anni. Ovviamente penso che nessuno lo ritenga al livello di cinque anni fa, ma questo succede a tutti. Fa parte della carriera che tutti noi abbiamo scelto. A un certo punto cominci a rallentare e non sei più quello di una volta. Non sono qui per smentire tale assunto. Ma 64º a livello NBA? Ok, cinque anni fa era forse tra i primi sei in assoluto, ora non vale un f*****o 64 posto.
Green ha poi proseguito:
Credo fermamente nella meritocrazia. Nella classifica vedi rookies che devono ancora giocare una partita in NBA. È una palese mancanza di rispetto. […] E li piazzate più in alto? Prima fate dimostrare loro qualcosa. Tutto ciò che ho ottenuto nella mia carriera me lo sono guadagnato con il duro lavoro. Per questo credo che ci sia un’evidente mancanza di rispetto [nei confronti di Anthony]. […] Non ci sono 63 giocatori meglio di lui nella lega.