Minnesota Timberwolves

Media Day: Le dichiarazioni dei MINNESOTA TIMBERWOLVES

COLE ALDRICH:

C’e sempre eccitazione ma le aspettative per noi in questa stagione  vorrei dire che sono le stesse di ogni anno: vuoi fare i Playoffs. Il nostro obiettivo è arrivare nella postseason e continuare a progredire fino a vincere un titolo, da questo punto di vista nulla è cambiato dalla scorsa stagione.

Il mio ruolo potrebbe essere diverso rispetto all’anno scorso, due anni fa o tre anni fa, si tratta di trovare un modo per aiutare la squadra, che io sia in campo o in panchina. Alla fine conta vincere.

L’ambizione Playoff è probabilmente molto più realistica quest’anno rispetto alle stagioni passate anche considerando i movimenti e le operazioni che abbiamo finalizzato in estate, siamo migliorati. Abbiamo aggiunto Jimmy Butler , certo, è stata dura perdere Zach LaVine  e Chris Dunn,  ma poi abbiamo  Taj Gibson, Jeff Teague , Jamal Crawford . Ci vorrà del tempo per abituarci a giocare insieme, capire lo stile di ogni giocatore: alla fine il camp che inizia domani serve proprio a questo.

Il tempo che abbiamo a disposizione dovrà bastare. Cominciamo domani, tra una settimana  siamo in Cina, stiamo lì un’altra settimana, poi una settimana  a casa e infine ci troviamo a San Antonio per cominciare la stagione. Tutte le squadre sono nella medesima situazione.

Il cambiamento è stato fantastico Jimmy è stato un all star per 4 o 5 anni , ha ancora 25 anni o giu di lì, è ancora giovane ma è come fosse un veterano.

COACH THIBODEAU:

Shabazz Muhammad è fondamentale, siamo stati fortunati a poterlo riportare con noi. È un elemento importante della nostra panchina, è giovane, pensiamo abbia fatto grandi progressi  l’anno scorso. È stato altrettanto  importante prendere Aaron Brooks, un veterano d’esperienza, uno che conosce il sistema e ha fatto molte cose in questa lega, dal quintetto o dalla panchina, ha chiuso a 20 punti di media in stagione, ha giocato importanti anche a livello di Playoffs e poi è un tiratore più che affidabile.

SU JIMMY BUTLER 

Il fatto che io lo conoscessi, come Aaron, allenato 2 anni,  avendolo già avuto ai tempi di Chicago, è stato un incentivo ma non l’unica ragione  per portarlo qui. Jimmy è un giocatore d’élite, uno dei primi dieci, quindici nella lega, All- NBA, olimpico, e ha ventotto anni; dovevamo approfittarne. Porta agressivita alla squadra, un elemento critico che sentivamo di dover migliorare.

Lo stesso vale per Taj Gibson e il fatto di averlo scelto per noi. È un giocatore assai versatile dal punto di vista difensivo, velocità di piedi  ottimo sui cambi, grande reazione sulla palla, eccellente bloccante e con  buona capacità di  coprire il campo. Sa cosa è necessario fare per vincere, è un grande professionista e si mette al servizio della squadra e se esce dalla panchina può avere da subito un grande impatto.

Se guardiamo alla scorsa stagione posso citare ad esempio 22 partite nelle quali ci siamo trovati in vantaggio in doppia cifra per poi perdere. È una questione di durezza, fisica e mentale. Bisogna giocare in maniera intelligente, soprattutto nei finali di partita  ed essere competitivi. Intensità: Questo è il cambio più grande che intercorre tra College e professionisti. Ad esempio va considerato quanto  forte fai un close out. Nella maggior parte delle cose che facevamo l’anno scorso non c’era  intensità. Le aggiunte fatte al roster aiuteranno.

In  questo momento dell’anno tutti sono ottimisti ma non va perso di vista cio che dobbiamo fare quotidianamente, tutto importa. Perdere il vantaggio è dipeso il più delle volte da una cattiva difesa. Tutto cio che facciamo ha un senso, non puoi sottovalutare nulla, dalle sessioni video fino al recupero delle forze.

Giocare insieme è LA sfida per ogni buona squadra. Jimmy è uno dei migliori nel playmaking nel suo ruolo di due “2”. Tutti devono giocare l’uno per l’altro  e sacrificarsi e avere fiducia reciproca, mettendo la squadra al primo posto. La  Western Conference è piena di talento e i giocatori di un certo livello sanno giocare insieme e dividersi le responsabilità. Circondare  Karl (Towns) e Andrew (Wiggins) con i giusti giocatori può aiutare e facilitare il loro sviluppo, devono diventare più completi difensivamente.

Siamo ripartiti da 3vs 3, sessioni di tiro e fondamentali. Dobbiamo  partire da lì ogni stagione.

Se tutto va bene Wiggins  dovrà  migliorare difensivamente e a rimbalzo. È passato da 16 a 24 punti di media. Non dimentichiamo che questo è il suo quarto anno nella lega. Dovrà continuare a lavorare e c’è ampio margine per migliorare, cosi come per Karl e per loro il cielo è il limite. I veterani accelereranno il processo di crescita del gruppo, non vanno saltati passaggi. I giovani portano freschezza, energia. Dai vet voglio atteggiamento da rookie in questo senso.

DIFESA 

In questa lega è molto difficile difendere bene come singolo. Deve essere uno sforzo collettivo,in tutti gli aspetti: transizione, post basso, pick n roll, catch n shoot, isolamento. Ci vuole più movimento di piedi, dobbiamo essere più quadrati. Non ci si può riposare in difesa.

Dovevamo cambiare approccio e lavorare a livello di championship caliber. Va capito che non ci sono pause. Tutte le squadre si sono rinforzate. Va cambiata la  mentalità. Lo sviluppo  individuale è stato significativo . Ciò che costruisci dalle basi te lo porterai sempre dietro.

GORGUI DIENG:

Tutti sanno dove vogliono arrivare. Abbiamo aggiunto molti giocatori buoni, veterani, e speriamo di diventare una buona squadra. Il coach conosce alcuni di loro ed è significativo. Personalmente ho lavorato sul tiro da tre punti.

JAMAL CRAWFORD:

Stessa  direzione e stessi obiettivi sono presupposti per un buon camp. Il viaggio in Cina ci aiuterà a migliorare la chimica.

Per come si sta evolvendo la  lega, si va verso 4 giocatori perimetrali e un lungo. Il mio compito, in qualsiasi posizione è facilitare il gioco dei miei compagni. Jimmy (Butler) fa di tutto, in ogni posizione sui due lati dal campo è un closer, una qualità di pregio.

Nelle squadre dove ho giocato, le superstar non cercavano mai di mettersi al di sopra  degli altri. Puoi sempre essere una stella restando nel tuo ruolo. Ognuno ha il suo compito. Ho visto gente arrivare ai livelli All Star grazie all’energia che mettevano nelle cose.

ANDREW WIGGINS:

RINNOVO

Ho lavorato  tutta la vita per questo contratto ed è una benedizione. Cè unita d’intenti. Conosco Thib da tre anni so cosa vuole da me.

ADDII

Zach LaVine era  tra i miei migliori amici ma so che e felice a Chicago e io lo sono per  lui. In  piu abbiamo Jimmy, che ha dimostrato tutto il suo valore. Sono una  bocca da fuoco  in attacco, mi sento una prima opzione offensiva. Non  lo dico per egoismo. È fiducia.

SHABAZZ MUHAMMAD:

Ho avuto un’ estate movimentata ma tutta una serie di ragioni mi ha portato a questa decisione. Credo sia la scelta giusta. Mi sento bene qui. Tutti mi hanno chiamato   È importante sentirsi parte di un gruppo. È stato un segnale. Devo lavorare sul tiro da 3.

Sono  stato vicino a Lakers  ma questo è comunque un accordo annuale che mi lascia libero in vista  della prossima estate. La  nostra second unit è molto migliorata, soprattutto per quanto riguarda la potenzialità realizzativa. Sono in forma e pronto a partire, più forte, più esplosivo. Abbiamo parlato con il coach di un possibile quintetto small ball.

TAJ GIBSON:

Conoscendo il coaching staff è stato facile per me. È una condizione peculiare per un nuovo. Coach  Thib è strategico sui dettagli. Bisogna  essere leader in tutti i sensi. Il coach  sa farsi rispettare. C’è differenza rispetto a Fred Hoiberg, passato dal college  a fare HC NBA. È come se non l’avessi mai lasciato (Thib ndr) ma è cambiato rispetto al passato.

K.A. TOWNS:

Giochiamo  più veloce, un sistema diverso, siamo migliorati in difesa. Sarà divertente scendere in campo e sentirsi a proprio agio. In difesa gioco d’istinto, all’interno del sistema, ma con liberta. Questo è il mio terzo anno e per la prima volta lavoro con lo stesso  coach per due anni di seguito. Devo usare la mia velocità. Aiuta avere giocatori che conoscono già il sistema. Ciò accelera il processo durante il Training Camp.

Le squadre hanno sempre giocato fisiche contro di me, è un segno di rispetto. Sono uno che crede nel detto: “se un meccanismo non è rotto, non cambiarlo.”

Gioco un stile funkie. Anche gli arbitri si stanno abituando. Non mi interessano le statistiche  individuali. Ho promesso a Flip  Saunders (scomparso ndr)  che avrei interrottto l’astinenza dai Playoffs.

JIMMY BUTLER:

Tutto si sistemerà per il meglio. Tutti hanno voglia di competere. Stiamo costruendo delle buone basi per una cultura. Volenti o nolenti dovremmo passare molto tempo insieme e questo ci aiuterà. Thib mette particolare attenzione all’aspetto difensivo. Urla sempre quale deve essere la tua  posizione in campo. In fin de conti l’importante è vincere. Se segni 106 punt e l’avversario ne fa 105, tecnicamente sono tanti punti subiti, ma nessuno parla della tua difesa se alla fine vinci. Ogni estate la mia  scheda di allenamento non cambia. Devo essere pronto a ogni situazione. Una cosa che mi contraddistingue è la mia forza mentale; non sarò il più talentuoso, questo o quello, ma non puoi togliermi il  cuore.

JEFF TEAGUE:

Sono  aggressivo, posso segnare, sono atletico, veloce. Tutti devono sacrificarsi per la squadra se vogliamo ottenere risultati, io compreso. Il pick n roll e il tiro da tre sono due aspetti fondamentali del gioco di oggi e dovremo lavorare per migliorare . Sono stato sempre ai Playoff nella mia carriera e voglio continuare la striscia.

 

 

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Pubblicato da
Nicolò Basso

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