Gli Stati Uniti stanno vivendo una fase di estrema tensione sociale e lo sport non può restare a guardare. La formula stick to sport, più volte evocata, non regge più. Dopo le numerose manifestazioni di dissenso nel corso del fine settimana, anche Gregg Popovich, dal palco del Media Day dei San Antonio Spurs, ha voluto lanciare un messaggio:
La questione è complessa ed è impossibile liquidarla in poco tempo. Sarò dunque più specifico: ai nostri giocatori diciamo che hanno il diritto e la facoltà di dire e fare ciò che vogliono e ciò che sentono, […] hanno il nostro pieno supporto e non ci sono recriminazioni. […] Siamo arrivati a un punto in cui sono più preoccupato e direi anche confuso da chi circonda il Presidente. […] Mi chiedo fin dove possa spingersi chi l’ha votato, mi chiedo dove stia la morale, dove la decenza. Trump è stato l’uomo giusto al momento giusto per rispondere a un malessere diffuso. La gente ha sottovalutato la questione. Volevano un cambiamento, ma a quale prezzo? Il messaggio che volevano far passare era legittimo, ma hanno scelto il veicolo, il tramite, il rappresentante sbagliato. […] Il nostro paese suscita imbarazzo a livello mondiale. C’è bisogno di una presa di coscienza in tempi brevi.