Dal momento del suo arrivo a Phoenix, in Colorado si è parlato di Josh Jackson come del giocatore che avrebbe potuto cambiare la squadra soprattutto nella metà campo difensiva, grazie al suo atletismo e alla capacità di difendere su più ruoli, tralasciando quello che il ragazzo può portare in attacco.
A volte i numeri possono mentire, ma non in questo caso. L’ex giocatore dei Kansas Jayhawks nella sua unica stagione collegiale ha registrato cifre da grande realizzatore, in una squadra dove di certo non mancava il talento: secondo miglior realizzatore a 16 punti di media, dietro al solo Frank Mason III, a cui aggiungeva 7 rimbalzi e 3 assist con il 51% dal campo e il 38% da tre venendo nominato freshman dell’anno nella Big12.
Al di là dei numeri di Jackson, sono le soluzioni offensive nel suo arco su cui è voluto intervenire anche l’allenatore di Phoenix Earl Watson:
“le persone in futuro diranno di un giocatore questo è il nuovo Josh Jackson. Non ci sono molti grandi difensori con le sue capacità realizzative e di passatore. Ci sono difensori in grado di segnare tiri sugli scarichi, ma lui è completamente diverso. Può avere impatto in una partita su ogni fronte del campo, non ha paura delle sfide”.
Anche Jared Dudley si è espresso sul ex giocatore di Bill Self, in un podcast con Adrian Wojnarowski dove spiegava il suo ruolo di mentore per i giovani giocatori che ci sono nei Phoenix Suns:
“Ho visto un ragazzo aggressivo sia in attacco che in difesa; non ama perdere e vuole solo vincere; vedo sempre che lavora duramente per questo. Attacca il ferro molto meglio di quanto pensassi ed è ancora migliore al tiro. Avrà sicuramente alti e bassi durante la stagione, ma starà a lui superare il problema lavorando sodo.”
Ha parlato anche del suo futuro, facendo un paragone con un altro talento a cui lui ha fatto da mentore nell’anno da Rookie e che ora è un All Star:
“Ha il tempo dalla sua parte, come Giannis, sta a lui ottimizzarlo. Ho un’idea di dove potrebbe essere tra qualche anno, ma già ora è una delle nostre migliori ali. Inoltre, come lui, ha la voglia di schiacciare qualsiasi cosa nel canestro e questo lo aiuterà molto ad andare in lunetta”
I Suns credono in molto in Josh Jackson, a conferma di questo c’è stato anche il muro eretto davanti ai Cleveland Cavs quando chiedevano il suo inserimento per sbloccare la trade che avrebbe potuto portare Kyrie Irving in Colorado. Per lui e in generale per la franchigia i prossimi due anni saranno fondamentali per capire che tipo di squadra si possa creare con tutti questi giocatori di enorme talento a partire proprio da Booker e lo stesso Jackson, ma anche con i vari Ulis, Chriss, Bender, Williams, Warren.