JR Smith, giusto qualche giorno fa, aveva detto di essere disposto a partire dalla panchina nell’edizione 2017-2018 dei Cleveland Cavaliers – stante l’arrivo di Dwyane Wade – senza mugugnare. Beh, il lunatico JR pare averci ripensato.
AMICI, O FORSE NO
Queste le nuove dichiarazioni in merito della guardia 32enne dei Cavs (intervista rilasciata a Cleveland.com):
C’è stata una conversazione su questa cosa della shooting guard titolare e non è stata delle più pacifiche. Ma se non altro ne abbiamo parlato e credo che troveremo il modo di far funzionare tutto al meglio. Mi scoccia, più che altro, non avere voce in capitolo; mi sono allenato duro tutta l’estate, ma questa faccenda mi è stata presentata come un dato di fatto già assodato. Non ho avuto alcun margine per provare a tenermi lo spot di guardia dello starting five.
Qualche lato positivo c’è:
Non mi dispiace, dal punto di vista del gioco, stare nella second unit. C’è sicuramente più margine tecnico, non devo stare fermo in un angolo per prendere dei piazzati da tre. Posso mettere in mostra le mie doti nel trattamento di palla e la mia capacità di trovare i compagni con assist efficaci.
Smith, va detto, ha vinto il premio per il Sesto Uomo dell’Anno nel 2013. Discussioni e umor nero a parte, gli auspici per il nuovo-vecchio ruolo non sono così malvagi.
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