Boston Celtics

Isaiah Thomas: “Boston sarà sempre nel mio cuore, ma potrei non parlare più a Danny Ainge”

Isaiah Thomas ha un rapporto davvero speciale con la sua amata Boston. Nei suoi 2 anni e mezzo lì, infatti, ha aiutato a riportare in alto la franchigia, che ora è tornata ad essere davvero competitiva.

Dopo tutti i sacrifici che il piccolo grande 28enne ha fatto per i suoi Celtics, però, il general manager Danny Ainge lo ha ceduto non appena si è reso disponibile Kyrie Irving.

Thomas, quindi, in un’intervista a Lee Jenkins di Sports Illustrated, ha raccontato:

Boston sarà sempre nel mio cuore. (Ma) potrei non rivolgere più la parola a Danny. Questo poteva non accadere. Parlerò con tutti gli altri. Ma quello che ha fatto lui, sapendo tutto quello che ho passato, non si fa, amico. Non è giusto. […] Tutte le squadre in questa situazione tornano dopo un anno o due e dicono “Abbiamo fatto un errore”. E questo è quello che diranno anche loro.

Boston ha concluso i playoff della scorsa stagione senza lo stesso Thomas (a causa di un infortunio) ed è uscita solo alle finali di Conference proprio contro i Cleveland Cavs (4-1).

Durante l’estate, inoltre, è stata proprio la presenza di Isaiah Thomas a convincere da una parte Al Horford a restare, dall’altra Gordon Hayward a firmare con i Celtics. Dopo averlo portato a credere che avrebbe ottenuto un super contratto, però, è stato ceduto a Cleveland.

Per questo motivo, il 28enne ha spiegato di essere ancora confuso per la velocità dello scambio e ha paragonato la trade al mercato di NBA 2K.

Boston andrà bene.– ha aggiunto parlando della prossima stagione.- Hanno dei giocatori davvero buoni e un grande allenatore. Ma ci vuole molto altro oltre al talento. Loro hanno perso un sacco di cuore e animo.

 

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  • Me l'aspettavo che prima o poi, dopo un piccolo entusiasmo iniziale, dato dalla possibilità di andare a giocare nella seconda squadra più forte della lega e col miglior giocatore degli ultimi 10-15 anni, avrebbe digerito il trattamento freddo e svalutante di Ainge, per trasformarlo in rabbia e grinta. Un campione come lui può trasformare queste cose in fuoco da bruciare sul parquet, con le sue giocate e i suoi voli in mezzo ai difensori sbigottiti e se starà bene fisicamente, nel 2018 probabilmente vedremo il miglior Isaiah di sempre, immarcabile e senza limiti!

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Pubblicato da
Elena Zoppè

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