Che il rapporto tra LeBron James e Dwyane Wade fosse più stretto che quello tra due semplici compagni di squadra lo si è sempre saputo ed è stato ribadito anche negli scorsi giorni in più occasioni quando è arrivata l’ufficialità dell’approdo di D-Wade a Cleveland, dando vita a quella “reunion” che i due desideravano da quando LeBron aveva lasciato Miami.
“Siamo come burro di arachidi e marmellata” ha detto qualche giorno fa Wade ed oggi i due, intervistati da Rachel Nichols di ESPN, hanno deciso di aprirsi ancora di più e di raccontare il rapporto di amicizia che li lega e come questo, nel corso degli anni, si sia sempre più rafforzato.
I due, infatti, hanno attraversato insieme diversi momenti belli, come i due campionati nel 2012 e nel 2013 o l’oro alle olimpiadi di Pechino nel 2008 ma anche alcune difficoltà, come le sconfitte alle Finals o problemi relativi alla vita privata. Uno di questi risale alla battaglia legale che Wade aveva affrontato contro la sua ex moglie:
È stato davvero importante per me mentre stavo affrontando quel brutto divorzio e la terribile battaglia per l’affidamento dei bambini.
E da questa battaglia James spiega di aver trovato anche lui un importante insegnamento:
Il suo esempio visto da qualcuno che, crescendo, non ha mai visto suo padre, è stato fondamentale. Vederlo combattere per la custodia dei figli, sentirlo combattere e dire “Voglio i miei figli a tutti i costi” è stato importantissimo, mi ha aiutato a diventare un padre migliore.