Golden State Warriors – Houston Rockets 121-122
Insieme ai vice-campioni NBA sono scesi in campo anche i campioni in carica dei Golden State Warriors che hanno ricevuto l’anello conquistato la scorsa stagione in una emozionante cerimonia di festeggiamenti. Il match si apre con i Warriors avanti nel punteggio giocando sempre ai soliti livelli eccezionali per quanto riguarda la fase offensiva, segnando 22 punti già nei primi 7 minuti del match. Il punto debole sono i black-out del team che si permette di subire un parziale di 11-0 da Houston e trovare la parità sul 24-24: questo è già un segno di quello che succederà a fine match. Houston infatti si trova ad inseguire per tutta la partita dove “il film” è sempre quello: Golden State gioca, trova il canestro e rimane a distanza con un vantaggio in doppia cifra.
Le cose cambiano nell’ultimo periodo di gioco dove i Rockets fanno capire subito di non voler fare da sparring-partner e grazie ai canestri di Mbah-Moute, Eric Gordon ed un Clint Capela attivissimo sotto il ferro si riportano sotto con pochi minuti rimasti sul cronometro. Il vantaggio si accorcia sempre di più fino al -1 raggiunto grazie ad un canestro del solito barba James Harden. Il finale è da thriller con Houston che agguanta il vantaggio grazie ai liberi di Pj Tucker, si va dall’altra parte con l’ultimo tiro di Steph Curry che sbaglia, i Warriors catturano il rimbalzo e la palla finisce sulle mani di Kevin Durant: canestro. Tutti esultano, i tifosi festeggiano, ma il canestro non è buono e il replay conferma la sensazione. Prima vittoria stagionale per i nuovi Houston di un CP3 non al top della forma nonostante gli 11 assist serviti ai compagni, con James Harden vero trascinatore grazie alla solita prestazione da 27 punti, 10 assist e 6 rimbalzi con Eric Gordon (24 punti) e Pj Tucker (20 punti) supporti di lusso.
Per Golden State non sono bastati i 23 di uno strabiliante Nick Young che ha chiuso con un 6/7 dalla lunga distanza, seguito dai 23 di Steph Curry e dai 20 di Kevin Durant che però deve migliorare nella gestione della palla (8 le palle perse per lui).