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Mea culpa di Popovich sulla gestione di Aldridge

Dopo i rumors che lo volevano via da San Antonio ed i colloqui estivi con coach Popovich, LaMarcus Aldridge è sceso in campo durante la notte per il debutto stagionale con i riflettori puntati. Tutti in attesa di una reazione, tutti pronti a vedere se Popovich avesse trovato un ruolo offensivo più consono alle qualità del lungo ex Trailblazers.

La prima sensazione è che Aldridge sia rinato rispetto a come lo avevamo lasciato all’uscita dai playoff. Voglia, convinzione, cattiveria, canalizzati nel modo giusto. Nella vittoria odierna per 107-99 contro Minnesota ci sono 25 punti, 10 rimbalzi e 4 assist di Aldridge. Una doppia doppia che fa ben sperare sia i tifosi che il coach che ha parlato così:

Ci ho parlato diverse volte durante l’estate. Non si sentiva a proprio agio. Il 98,75 % è colpa mia ed il restante colpa sua. Ho provato a cambiarlo.

Penso a quando venne Timmy (Duncan) e le persone mi dicevano “Cosa hai intenzione di fare con Duncan?” ed io risposi “Nulla. Lo osserverò per circa sei mesi, vediamo cosa fa. E’ un giocatore abbastanza buono e se c’è qualcosa che penso di poter aggiungere, lo farò.”

LaMarcus venne qui ed io dal primo giorno dissi “ok, dovrai fare questo, e poi dovrai fintare il passagio”. Ho cercato di cambiarlo. Ho cercato di renderlo un giocatore differente e penso che abbia pesato molto sulla sua fiducia che aveva con il campo e dentro al campo. Ci siamo presi cura di questo, principalmente facendogli capire che ci saremmo comportati diversamente e che era stata colpa mia non sua.

 

 

 

 

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– Jimmy Butler sulla vicenda Portis

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Pubblicato da
Claudio De Simone

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