Stanley Johnson, scelto con la pick numero 8 al Draft 2015, sin qui non ha regalato chissà quali soddisfazioni ai tifosi dei Detroit Pistons. L’ala piccola 21enne ha medie in carriera di 6.2 punti, 3.3 rimbalzi e 1.5 assist; con percentuali pessime: 37% dal campo e 30% da tre. Proprio le percentuali sono state il tema della sua prima uscita stagionale, nella vittoria 102-90 dei Pistons sui Charlotte Hornets. Johnson, partito titolare, non ha segnato neanche un tiro dal campo; su 13 tentativi.
ANTISTORIA
Questa la sua statline completa: 40 minuti, 2 punti, 4 rimbalzi, 1 assist e 4 rubate, con 0-7 da due e 0-6 da tre. Gli unici due punti sono arrivati da tiri liberi. Johnson, con la brutta performance nella opening night, si è unito a un club “esclusivo”. Sono infatti solo 12, oltre a lui, i giocatori NBA ad aver fatto registrare uno 0-13 o peggio dal 1984.
Non solo, quella di Johnson è pure la peggior prestazione al tiro dall’introduzione dei 24 secondi (1954-1955) in una gara di apertura stagionale.
Lo swingman dei Pistons, nondimeno, ha fatto vedere buone cose in difesa, spingendo coach Van Gundy a tenerlo in campo per quasi tutti i minuti disponibili e riuscendo comunque a chiudere con un plus-minus positivo (+6). Se Johnson vuole conquistare i tifosi di Detroit, però, deve raddrizzare le percentuali quanto prima. Già dalla prossima partita.
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