Una vittoria e una sconfitta, questo il bilancio dei Los Angeles Lakers nelle prime due uscite in regular season. Un campione troppo piccolo per iniziare a trarre delle conclusioni sui gialloviola, eppure c’è già qualcuno all’interno del roster angeleno per nulla contento di come si stanno mettendo le cose.
Si tratta di Julius Randle, ala grande dalle grande potenzialità ma dalla continuità di rendimento molto altalenante. Così almeno si è evidenziato nella passata stagione, quando ha collezionato 74 presenze complessive e soltanto una volta è partito dalla panchina. Invece per il momento siamo a quota due caps e due panchine filate sin dalla palla a due, un trend che non sembra digerire granché il prodotto di Kentucky.
Finora coach Luke Walton ha preferito partire nello starting five con Larry Nance Jr. nel ruolo di numero 4, sia nel tonfo coi cugini dei Clippers al debutto sia nel successo on the road sul campo dei Suns. Il motivo l’ha spiegato con franchezza lo stesso allenatore dei Lakers nella conferenza stampa post Phoenix, come riportato da Bill Oram del Los Angeles Daily News.
Certo Randle è frustrato riguardo a questa situazione, ma ho già spiegato il perché. Non si tratta di chi è migliore rispetto all’altro o di chi gioca meglio, si tratta della chimica coi compagni sul parquet: Julius si completa meglio con la second unit, Larry col quintetto base. È davvero tutta qui la spiegazione, non ci sono altri elementi. A Randle non piacerà ma io sono l’allenatore e devo fare le scelte migliori in funzione della squadra.