Joel Embiid, in questo inizio di regular season 2017-2018, sembra finalmente integro. Il centro camerunese 23enne, che ha saltato 215 partite (su 246 disponibili) nelle prime tre annate della propria carriera NBA, sin qui ha disputato 4 gare su 5 nella nuova stagione, giocando 27 minuti di media. Lo spauracchio di nuovi problemi fisici, però, continua a tormentare i tifosi dei Sixers e la dirigenza di Philadelphia. Embiid, “approfittando” di un incidente di gioco occorsogli nella sconfitta della scorsa notte dei suoi contro gli Houston Rockets (105-104), ha voluto rimarcare quanto senta di essersi messo alle spalle infortuni e acciacchi.
VETRO O ROCCIA?
Embiid, per stoppare James Harden nel finale della partita contro i Rockets, è caduto rovinosamente sulla guardia di Houston, rimanendo a terra dolorante per qualche secondo. Il lungo africano, che si è poi rialzato senza problemi, terminando la gara, ha commentato così l’episodio:
Dovete stare tranquilli, sono contatti che capitano in una partita di basket. Non sono fatto di vetro. Lo ripeto: non sono fatto di vetro.
Embiid, che sta tenendo medie fenomenali – considerando in particolare il minutaggio – di 20 punti, 10.5 rimbalzi, 2.3 rimbalzi, 1.3 stoppate e 1 rubata, è comunque trattato con estrema cautela dallo staff dei Sixers. I suoi minuti in campo potrebbero aumentare gradualmente, ma coach Brett Brown cercherà in ogni modo di evitare che il suo talentone superpagato si sovraccarichi. Perché, anche se è 2.13 e pesa 115 chili, Embiid fino a prova contraria non è fatto di vetro ma neanche di roccia.
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