Golden State Warriors – Detroit Pistons 107-115
Nemmeno i campioni in carica hanno cominciato come si aspettava tutto il mondo NBA. Se l’Anno II di Kevin Durant aveva lasciato presagire a molti una stagione da record, 73-9 o quasi, la realtà si sta mostrando molto più difficile. Draymond Green ha già esposto quello che, secondo lui, è il problema: non si difende. Dopo la sconfitta interna contro i Detroit Pistons, non una corazzata, Steve Kerr ha dovuto parlare di motivazioni ed effort ai microfoni.
Durante il terzo quarto, Detroit era sotto di 14 lunghezze. Nonostante questo, una rimonta guidata da un innalzamento della precisione del tiro dalla lunga distanza ha permesso ai ragazzi di Van Gundy di recuperare tutto lo svantaggio. Particolarmente sugli scudi il reparto guardie: 45 punti tra Reggie Jackson ed Avery Bradley. Tobias Harris e Stanley Johnson si confermano poco efficienti (31 punti con 31 tiri), ma hanno un perché nel sistema di Van Gundy, specialmente considerando entrambe le metà-campo. Drummond ha catturato 18 rimbalzi, ben 8 sotto le plance nemiche. Ish Smith dalla panchina ha messo dentro 6 dei suoi 7 tiri, chiudendo con 16 punti. A nulla servono i 27 di Curry, i 28 di Durant e i 29 di Klay Thompson.