(4-3) Minnesota Timberwolves 125 – 122 Miami Heat (2-4)
Non bastano 48 minuti per decretare il vincitore della sfida dell’AmericanAirlines di Miami, ma al termine dell’overtime a sorridere sono gli ospiti, che pur dimostrando di avere ancora diversi problemi nella propria metà campo riescono ad avere la meglio sugli avversari.
Abbiamo un sacco di giocatori che sanno come si vince e come si chiudono le partite.
Parole e musica di Andrew Wiggins, che pur dovendo lasciare a Teague la palma di miglior realizzatore dei suoi (22 i punti messi a segno dal canadese, 23 quelli messi a referto dall’ex Pacers) è stato l’uomo a cui i Timberwolves si sono rivolti quando bisognava togliere le castagne dal fuoco. Sebbene alla fine i Timberwolves siano riusciti a portare a casa la quarta vittoria stagionale, come dichiarato anche da coach Thibodeau c’è ancora molto da lavorare se si vuole iniziare a fare la voce grossa nell’affollatissima Western Conference. Infatti, Jimmy Butler non sembra essersi ancora integrato perfettamente negli schemi della sua nuova squadra e anche lo stesso Towns, autore comunque di una doppia doppia da 20 punti e 12 rimbalzi, è apparso timido e un po’ in ombra contro degli Heat orfani di Hassan Whiteside: solo 11 conclusioni dal campo per lui, meno della metà rispetto a quelle tentate da Wiggins. Per quanto riguarda i padroni di casa, spicca il career-high, purtroppo inutile ai fini del risultato, da 33 punti fatto registrare da Dion Waiters e la buona prestazione del giovane Bam Adebayo, autore di 13 punti e 13 rimbalzi, il cui processo di crescita lascia ben sperare per il futuro.