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Indiana Pacers: Welcome Back Home Victor Oladipo!

Mentre quest’estate tutti si sono interrogati, in maniera scettica, sul valore dei giocatori ricevuti in cambio dai Pacers nello scambio che ha portato Paul George a OKC, il Presidente Kevin Pitchard sembrava soddisfatto del materiale ricevuto e fin’ora i risultati gli stanno dando ragione: un Domantas Sabonis che sta viaggiando in doppia doppia a 13 punti e 11 rimbalzi di media e un Victor Oladipo tornato nel suo stato in versione All Star (24 punti di media e il 50% da tre).

Dopo 3 anni passati nell’università dell’Indiana il giocatore era stato scelto dagli Orlando Magic alla numero 2 nel draft del 2013, ma in questi 4 anni da pro aveva fatto intravedere solamente sprazzi di talento, senza mai trovare continuità: capacità atletiche fuori dal normale, ma troppo spesso ondivago sopratutto oltre l’arco dei tre punti.

Ora qualcosa sembra essere cambiato, la città gli ha dato e gli sta dando tanto; lui sente questo affetto del pubblico, che non è cambiato dai tempi del college, e lo sta ricambiando:

“This is my City.Questa è la mia città”

Quello che ha più volte ripetuto dopo aver segnato il canestro decisivo nella vittoria contro gli Spurs. Questo suo sentirsi a casa gli sta infondendo una grandissima carica e consapevolezza nei propri mezzi che per ora lo sta portando a tenere delle medie da All Star Game.

Secondo molti tutto ciò è destinato ad affievolirsi quando tornerà dall’infortunio Miles Turner che potrebbe levare possessi all’ex giocatore degli Hoosiers, anche se questa teoria non trova d’accordo Coach McMillan che non si nasconde nell’elogiare il giocatore:

“Questo è Victor, ha il potenziale per essere uno dei migliori giocatori della lega. Siamo rimasti sorpresi dalla sua velocità, sapevamo fosse un giocatore atletico, ma non immaginavamo potesse essere così rapido”.

Al di là di quello che può affermare il Coach dei Pacers è inevitabile che con l’inserimento di un giocatore importante come Turner le cifre di Victor Oladipo siano destinate a calare un po’, ma quello che tutto l’Indiana si augura è che non cali la sua efficienza in attacco e la sua intensità sul parquet per fare in modo che questa partenza della squadra possa avere un seguito durante tutto l’arco della stagione.

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Pubblicato da
Francesco Grisanti

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