(1-5) Chicago Bulls 91 – 97 Miami Heat (3-4)
All’American Airlines Arena di Miami, Florida arrivano i Chicago Bulls di Lauri Markkanen, sorpresa tanto positiva quanto unica nel difficile inizio di stagione della squadra di Windy City.
Le difficoltà dei ragazzi di coach Fred Hoiberg vengono subito fuori nel primo quarto, in cui i soli Markkanen e Robin Lopez non riescono da soli a reggere sia attacco che difesa e subiscono gli affondi degli Heat, guidati dal ritorno di Whiteside con Dion Waiters e Goran Dragic.
Dopo essere andati sotto di 10 punti nel primo quarto, però, gli ospiti accennano una reazione, e riescono ad arrivare all’intervallo in svantaggio solamente 49-47.
Il secondo tempo continua sulla falsa riga del primo, con le squadre che tirano con pessime percentuali dal campo e perdono notevoli quantità di palloni (saranno 23 totali alla fine, distribuiti in 12 e 11 per parte), facendo sì che il risultato resti in equilibrio fino al termine. Gli ultimi 12 minuti sono più pirotecnici, ma i tentativi finali di Markkanen e Grant non bastano per ricucire il piccolo vantaggio accumulato da Miami durante il quarto. Finisce 97-91 per i padroni di casa, guidati dai 2o punti con 5 rimbalzi e 5 assist di Goran Dragic e i 13+7+7 di Dion Waiters. Ottimo anche il rientro di Hassan Whiteside, doppia doppia da 13 punti e 14 rimbalzi per lui, mentre dalla panchina si mette in mostra Tyler Johnson (19). Per i Bulls, positive solo le prove di un sempre più leader Markkanen (25 con 8 rimbalzi) e Robin Lopez (22).