I Phoenix Suns stanno vivendo uno degli avvii di stagione più tormentati della loro storia recente sia per motivi legati al campo che per quanto accade fuori e uno degli artefici di questo caos è senza alcun dubbio Eric Bledsoe.
La telenovela tra la franchigia dell’Arizona e il playmaker ex Los Angeles Clippers è iniziata in estate, dopo che il prodotto da Kentucky aveva chiesto ufficialmente la cessione ed ha vissuto il punto più drammatico lo scorso 22 Ottobre, quando sul profilo twitter del giocatore è apparso un messaggio abbastanza enigmatico (Non voglio essere qui) che ne ha sancito di fatto, l’esclusione dalla squadra. Il GM dei Suns Ryan McDonough infatti, ha deciso di impedire a Bledsoe di partecipare agli allenamenti con la squadra e di utilizzare le strutture del team, minacciando inoltre di rivolgersi alla NBA per fargli ottenere una sanzione pecuniaria.
Come ha riportato Bobby Marks di ESPN infatti, una volta che Bledsoe ha pubblicato il tweet, è diventato passibile di multa da 10k dollari da parte della lega per “dichiarazioni pubbliche dannose”. Multa che il playmaker ha ricevuto oggi e che non è neppure la prima emessa contro un giocatore dei Suns: due anni fa infatti, la stessa sorte toccò a Markieff Morris che chiese pubblicamente la cessione attraverso il suo profilo social.
Nelle 5 partite giocate senza Bledsoe i Suns hanno ottenuto 4 vittorie a fronte di 1 sola sconfitta, motivo ulteriore che ha spinto il front office a cercare un possibile acquirente che tuttavia ancora non è stato trovato visto che anche il possibile accordo con i Detroit Pistons, che avrebbe portato Reggie Jackson in Arizona, sembra essere saltato. Nella giornata di oggi inoltre, Bledsoe ha ricevuto l’ok da parte del team per potersi allenare (individualmente con lo staff) nelle strutture del team, al fine di tenerlo in forma in vista di una possibile trade.
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