A quanto pare, a Kobe Bryant una carriera leggendaria, 5 anelli, 1 titolo di MVP e 18 All-Star game non bastano.
La stella indiscussa dei Los Angeles Lakers nel 2016 ha deciso di ritirarsi dopo 20 straordinari anni nella lega. A 39 anni, però, ha spiegato di non essere soddisfatto; vuole continuare a fare qualcosa di davvero grande.
In un’intervista per Complex News, infatti, ha spiegato:
Vai avanti 20 anni da adesso: se il basket è stata la cosa migliore che ho fatto nella mia vita, allora ho fallito. È una missione davvero sempice, un obiettivo semplice, una meta semplice. I prossimi 20 anni dovranno essere migliori dei precedenti 20. È così semplice e questo è quello che mi guida.
Per questo nuovo capitolo della sua vita, lontano da quello da atleta, Kobe ha moltissimi progetti.
La mia sfida è lasciar andare quello che è stato e concentrarmi per costruire quello che sarà, e questo è davvero davvero difficile. Vent’anni di carriera. L’eredità. Kobe Bryant. In questo genere di situazioni, la cosa facile sarebbe ricostruire ancora su questo.
La cosa dura da fare, invece, è proprio lasciar andare [il passato] e concentrarsi poi per costruire uno studio, concentrarsi per costruire una compagnia soddisfacente, dai libri ai film e tutto quello che sta in mezzo. [Bisogna] concentrarsi su quali siano le cose importanti e ci vuole molto coraggio per essere in grado di farlo, perchè cosa succede se è un flop? E poi? È sempre più facile continuare con quello che c’è già. Ma non è quello che faremo. Noi andiamo avanti e questa è la sfida più grande per il futuro.
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